19 Novembre 2020

Natale 2020, Conte: “Niente baci, abbracci e veglioni”

foto da filosofiaspicciola

crisi di governo

L’avvertimento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al popolo italiano: il Natale 2020 dovrà essere più sobrio

Un Natale 2020 più sobrio: questo l’augurio del Presidente del Consiglio. Conte è intervenuto all’Assemblea ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) tenutasi in data odierna e ha parlato delle prossime festività, tanto care al popolo italiano.

Niente “veglioni, baci e abbracci. Lo pagheremmo a gennaio con più decessi. […] Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimità del Natale, ma dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio”. Addio cenoni con tutta la famiglia, manifestazioni d’affetto e calore umano, per stare tutti bene nel 2021.

Recovery Fund e Legge di Bilancio

Come riportato dall’Agenzia AGI, oltre al Natale 2020, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha accennato anche al discorso restrizioni territoriali, non escludendo differenziazioni a livello provinciale basato sugli stessi parametri per i quali attualmente si decide l’appartenenza a zone diverse delle regioni italiane. “Il meccanismo è tarato anche per una differenziazione delle restrizioni a livello provinciale. Serve una richiesta del Presidente della Regione” ha infatti dichiarato.

Ha, inoltre, specificato di non essere d’accordo con la richiesta delle regioni per una riduzione dei parametri di valutazione da 21 a 5. : “Nelle prossime ore ci sarà un incontro e ci sarà un contraddittorio con loro, vedremo quali sono le rimostranze dei presidenti delle regioni e la loro validità. Dire però oggi che sarebbe meglio passare da 21 a 5 a 3 non ha molto senso”.

Infine, ha affrontato gli argomenti dei fondi europei e della Legge di Bilancio. Riguardo il primo, ha dato la colpa dei ritardi sul Recovery Fund ai sovranisti e ai governi di Ungheria e Polonia (che “minacciano addirittura il veto sul Quadro Finanziario pluriennale contro i loro stessi interessi”).

Riguardo il ddl di bilancio e sul dl Ristori, invece, si è rivolto ai comuni stessi: “Dobbiamo essere veloci, potrei prendere l’impegno di una norma, nel prossimo dl ristori ter, per consentire ai sindaci di usare le somme ancora a loro disposizione con l’impegno di restituirle loro nel 2021”.

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