8 Febbraio 2018

Napoliboxe è la prima società della città di Napoli

napoliboxe

Per il quinto anno consecutivo la Napoliboxe è prima società di Napoli. L’importante conferma nella classifica annuale della FPI per il 2017

Arriva un’ulteriore conferma del buon lavoro della Napoliboxe. La classifica regionale annuale della Federazione Pugilistica Italiana, infatti, anche per il 2017 vede la società di vico Sottomonte ai Ventaglieri al primo posto nella città di Napoli.

Una posizione ormai consolidata da ben cinque anni, legata all’impegno quotidiano del maestro Lino Silvestri nel far crescere tanti giovani campioni, che nel corso dell’anno sono impegnati sui ring di tutta Italia, oltre che all’impegno in occasione di numerose riunioni organizzate dalla stessa Napoliboxe.

Un riconoscimento prestigioso che si affianca a quello ricevuto, meno di due mesi fa, dal Comune di Napoli per l’impegno sociale della società, che ancora una volta si dimostra portatrice dei veri valori dello sport. A testimonianza ulteriore, anche le lezioni quotidiane che la Napoliboxe svolge in orario curriculare in diverse palestre scolastiche, tra cui quella dell’Istituto Casanova, a costo zero per i ragazzi.

“Il lavoro che ogni giorno portiamo avanti, insieme a tutti i nostri collaboratori, è fondamentale per far crescere tanti giovani con i giusti valori – spiega Lino Silvestri -. Lo sport, e il pugilato in particolare, è portatore di principi sani che servono sul ring così come nella vita quotidiana.

Il lavoro che svolgiamo sul piano sociale, in un quartiere difficile, andando anche a insegnare pugilato nelle scuole, si affianca sempre alla preparazione degli atleti agonisti e all’organizzazione degli eventi.

La Napoliboxe è da oltre vent’anni il punto di riferimento del pugilato nella città di Napoli e puntiamo a confermarci in questo ruolo anche in futuro. Ovviamente un ringraziamento va ai nostri partner, il dottor Luigi Vittozzi, il dottor Giovanni Cacciola, il dottor Luigi Loreto, AR Auto e Moa Cafè, senza i quali tutto sarebbe ancora più difficile”.

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