15 Dicembre 2015

Napoli: sospetto terroristico in tre moschee e sospettati 16 maghrebini

A Napoli sono state riportate alcune attività sospette di terrorismo in tre moschee cittadine, e messi sotto sorveglianza ben 16 maghrebini

[ads1]A distanza di poco più di un mese dall’attentato che ha reso protagonista la capitale della Francia, nonché Parigi, le tensioni fra i vari cittadini europei non si sono placate, interessando anche la nostra città, Napoli. 

Infatti, ad oggi i controlli antiterrorismo si sono intensificati, e le forze dell’ordine hanno raddoppiato la loro attività lavorativa, al fine di impedire eventuali catastrofi. A Napoli ciò si sta dimostrando maggiormente, in quanto il numero degli extracomunitari si aggira intorno a 50 mila persone. Le forze dell’ordine quindi, si sono attivate, inizialmente facendo il punto della situazione sui luoghi più a rischio di possibili attacchi terroristici, poi, andando ad indagare sulla presenza delle cosiddette “cellule dormienti” dell’ISIS, ovvero soggetti che risiedono nelle nostre zone già dal qualche tempo.

Le operazioni congiunte degli agenti della Digos e dei militari del Ros hanno portato alla luce attività sospette in tre moschee cittadine e puntato all’attenzione verso sedici ragazzi maghrebini. Si tratta di ragazzi giovani, di età compresa fra i 20 ed i 35 anni, tutti orbitanti intorno alle zone comprese tra il Borgo Sant’Antonio Abate, la Ferrovia e piazza Mercato e infine tutti assidui frequentatori dei tre luoghi di culto: la moschea del corso Arnaldo Lucci, la più grande, quella di piazza Mercato e quella di via Enrico Cosenz.

Attualmente questi sospetti, non hanno nessuna base certa, sono tutti delle ipotesi  per evitare un’ eventuale situazione difficile, ma comunque sia, l’attenzione delle forze dell’ordine è giustificata da alcuni comportamenti preoccupanti. Ad esempio: alcuni di loro avrebbero deliberatamente espresso sostegno a recenti attacchi terroristici dello Stato Islamico. Per adesso però,  è stato solo intimato agli imam delle moschee sotto i riflettori di segnalare qualunque attività sospetta. Intanto si sta cercando di intensificare i controlli anche nel porto con particolare attenzione agli sbarchi costanti.

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