6 Agosto 2025

Napoli, rubò uno scooter sparando al proprietario: minorenne in manette

Minorenne arrestato a Napoli: tentò di rubare uno scooter nella zona di Porta Capuana sparando al proprietario del mezzo

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napoli minorenne in manette

NAPOLI – La Polizia di Stato ha arrestato un minorenne accusato di rapina aggravata in concorso, tentato omicidio aggravato in concorso e porto e detenzione illegale di armi aggravata in concorso.

Il giovane è stato raggiunto da un’ordinanza di collocamento in IPM, emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, in merito a un episodio avvenuto il 23 luglio dello scorso anno. Il giovane, insieme a dei complici, avrebbe tentato di rubare uno scooter sparando contro il proprietario.

Le indagini hanno portato all’individuazione e all’arresto del minorenne, già detenuto presso un IPM per reati analoghi commessi solo due giorni prima.

Napoli, arrestato minorenne per rapina e tentato omicidio

La misura cautelare disposta dal GIP non è stata un atto isolato, ma è scaturita dalla necessità di interrompere un excursus criminale del minore. Le indagini hanno infatti rivelato che il giovane è stato protagonista di vari episodi criminali, agendo anche in concorso con un complice maggiorenne.

I fatti contestati risalgono alla notte del 23 luglio dell’anno scorso nella zona di Porta Capuana. In quell’occasione, il minorenne, in sella a uno scooter insieme al complice maggiorenne, ha rapinato un motorino. La rapina è degenerata e i due, dopo aver intimato alla vittima di consegnare lo scooter, l’hanno ferita con diversi colpi di pistola alle gambe.

L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, ha permesso di risalire ai due rapinatori. L’indagine si è basata su un’attenta raccolta di prove, che ha incluso l’ascolto della vittima, l’avvio di intercettazioni e un’analisi dettagliata dei profili social dei soggetti individuati. Proprio studiando i social, le Forze dell’Ordine hanno fatto i conti con una preoccupante propensione al crimine e una spiccata pericolosità sociale, confermando il rischio concreto che il minore potesse reiterare reati della stessa specie.

È importante sottolineare, come da prassi, che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. Pertanto, sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario è considerato presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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