Napoli, rubata la targa dalla panchina rossa per Tiziana Cantone
Vandalizzata a Napoli la panchina rossa dedicata a Tiziana Cantone. La madre della 33enne, Maria Teresa Giglio: “Un dispetto”
Meno di due mesi fa veniva istallata a Napoli la panchina rossa dedicata a Tiziana Cantone, la giovane morta suicida a 33 anni, a seguito della diffusione di alcuni suoi video privati sul web.
Questa mattina la targa posta sulla panchina è stata rubata. Si tratta di un atto vandalico deplorevole, che avvilisce e scoraggia chi sta cercando di mantenere vivo il ricordo della ragazza e della sua storia.
“Un dispetto.” –ha rivelato Maria Teresa Giglio, la madre della 33enne – “Si sa tutto quello che sto facendo per avere quella giustizia che mia figlia merita. Ho fatto tante denunce e non mi fermo. Do fastidio a molti per quello che dico per non far spegnere i riflettori sulla storia di Tiziana. Io stessa ho ricevuto minacce attraverso i social, telefonate con voci camuffate, ruote bucate. Tiziana è stata offesa e derisa in maniera crudele e questo atto vandalico è un’altra prova del fatto che non c’è pietà per lei.”
La panchina, voluta da Francesco De Giovanni, presidente della Prima Municipalità, era stata donata dalla Regione Campania ed installata in piazzetta Augusteo, di fronte al Teatro. Secondo quanto riporta “L’occhio di Napoli”, Maria Teresa Giglio aveva accolto con grande serenità questo tributo che la città aveva riservato alla figlia, abbandonata e sottoposta ad una feroce gogna mediatica.
La vicenda di Tiziana Cantone fa ancora tanto discutere, ma sembra non aver insegnato ancora nulla: anche la sua memoria, oggi, è stata vittima di una violenza.
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