Big match Napoli-Roma, al San Paolo finisce zero a zero
Il Napoli pareggia 0-0 nel big match contro la Roma di Garcia. Centrocampo sottotono, che costruisce poche occasioni per gli attaccanti azzurri
[ads1] Ore 18:00, stadio San Paolo di Fuorigrotta, Rizzoli fischia il calcio di inizio. La Roma rinuncia, come preannunciato, a Gervinho, schierando Iago Falque con Salah e Dzeko. Per il Napoli, anche in occasione di questo big match, confermato l’undici titolare.
Il Napoli appare piuttosto stanco, sin dalle battute iniziali, Allan non è il solito instancabile motorino di centrocampo, è stanco, affaticato e si vede. Jorginho non brilla e costruisce poco e male. Dei tre di centrocampo si salva soltanto il capitano, Marek Hamsik. Poche occasioni nette, manovre prevedibili e gestite male. La Roma non soffre il solito Napoli, soprattutto nel primo tempo, dove le occasioni reali sono quasi pari a zero.
Scegliere un’azione saliente per i primi quarantacinque minuti di gioco sarebbe complesso; forse, l’unico episodio degno di nota, è l’infortunio (al minuto ’40) del guardalinee Cariolato, sostituito dal quarto uomo Barbirati. Nella ripresa ci si sarebbe aspettati un Napoli più aggressivo, ma la musica cambia poco. Di palloni per Higuain in area, neanche l’ombra. Rudiger gli fa da balia e lo marca a uomo, Callejon è troppo impegnato nella fase difensiva e si propone troppo raramente sulla fascia per coordinare la manovra offensiva.
Il Napoli costruisce il settanta per cento delle sue azioni offensive sulla sinistra, lo hanno capito tutti, anche la Roma di Garcia, che è riuscita a fermare praticamente ogni tentativo di incursione di Insigne. Sugli scudi, soltanto Koulibaly, vero e proprio pilastro della difesa partenopea, che ha marcato Dzeko senza eccessivi grattacapo, aiutando spesso e volentieri Hysaij e Ghoulam in fase di copertura.
Al minuto ’67, Mertens sostituisce Callejon, ma entra in campo nervoso e si becca un ammonizione per un fallo di mano. Al suo ingresso, il Napoli si mostra senza dubbio più offensivo e i tentativi di incursione nell’area di rigore avversaria crescono a dismisura. Due ghiotte occasioni per gli azzurri in questo big match, tutte nei minuti finali: la prima viene servita da Higuain ad Hamsik, che effettua un buon tiro; lo slovacco è sfortunato, poiché trova Szczesny sulla traiettoria, pronto a respingere. Nei minuti di recupero, è El Kaddouri (subentrato a Insigne al minuto ’88) a sbagliare la mira e a spedire il pallone sul fondo da distanza ravvicinata.
Un pareggio non sarà certo la fine del mondo, ma in questa partita sono emersi alcuni dei limiti della squadra partenopea: l’eccessiva dipendenza da Higuain e dalle sue giocate, manovre offensive prevedibili, ma soprattutto l’assenza di un giocatore che sia in grado di battere in maniera proficua i calci d’angolo. Ben sette corner per gli azzurri, eppure neanche un cross è giunto in area, creando problemi ai difensori giallorossi.
C’è tanto da lavorare, non v’è dubbio, ma siamo certi che Sarri saprà trovare una soluzione produttiva per il suo Napoli quanto prima.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO