Napoli, pratiche per il passaporto velocizzate grazie ai soldi, dolci e altro
Napoli, pratiche per il passaporto velocizzate grazie ai soldi, dolci e altre regalie di un certo valore. Sotto accusa quattro indagati
A Napoli, l’inventiva dei cittadini di trovare sempre un’escamotage per accelerare le prassi burocratiche supera qualsiasi aspettativa.
In questi mesi il pm Valeria Sico ha avviato un’inchiesta per i reati contro la pubblica amministrazione guidata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio.
Difatti dall’inchiesta è emerso che un impiegato civile del Ministero dell’Interno di Napoli, locale divisione del Pas, ha agevolato i tempi ad alcuni suoi conoscenti nell’acquisizione del passaporto.
Ovvero, come afferma Repubblica.it, l’impiegato ha manipolato il sistema informatico passweb. Si inseriva nel portale passweb, così da verificare lo stato della pratica e ritirare il passaporto, inserendo il proprio nominativo quale delegato al ritiro pur non essendo delegato formalmente, che poi consegnava agli intermediari o agli intestatari diretti dei documenti, all’esterno dell’ufficio passaporti.
In questo modo ovviava anche i tempi per il rilascio del documento grazie all’aiuto degli altri tre intermediari.
I beneficiari hanno ricambiato il favore chi con soldi, chi con scarpe griffate e chi con dolci.
Pertanto sia l’impiegato, i tre intermediari che i beneficiari sono sotto inchiesta.
Inoltre affermano i pm di Napoli che sono molti i casi simili da esaminare ma per adesso nessun soggetto è legato alla camorra, desideroso di sfuggire alla giustizia italiana, né personaggi sospetti per fatti di terrorismo. Secondo l’accusa questa truffa è finalizzata solo a sbloccare pratiche e incassare soldi, regali o altro.
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