Napoli-Milan, nei quarti di finale quanto hanno inciso gli arbitri?
Milan e Napoli, 180' che hanno premiato la storia. Ma quanto hanno inciso gli arbitri?
Napoli-Milan, andata e ritorno dei quarti di Champions League, hanno avuto come protagonisti Kovacs e Marciniak alla direzione arbitrale. Il primo è stato bocciato all’unanimità, per una conduzione di gara schizofrenica e a senso unico: un primo tempo arbitrato all’inglese, dove addirittura si è scelto di non punire con il giallo Leao per aver distrutto la bandierina (come il regolamento imporrebbe); secondo tempo fiscalissimo, ma solo ai danni del Napoli, che viene privato per il ritorno di Anguissa e Kim, salvando Tonali.
Il ritorno ha visto un episodio controverso: Leao dà un pestone in area rossonera sulla caviglia di Lozano. Il portoghese tocca tanto la caviglia del messicano, poco il pallone. La caviglia del giocatore azzurro fa una torsione. Incredibilmente, l’arbitro non vede e non ricorre al Var, nonostante le legittime proteste degli azzurri. si tratta di un episodio che condizionerà la gara, perché un calcio di rigore sacrosanto al 37′ di gioco avrebbe potuto cambiare totalmente l’inerzia del match.
Così è se vi pare, il Napoli paga dazio: forse per il poco blasone, forse per casualità, ma non può esprimersi al meglio nei 180′ con il Diavolo, che mette sotto gli azzurri nel risultato ma mai nel gioco (eccezion fatta per la terribile partita di campionato del 2 aprile in un Maradona surreale).
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