Napoli, metal detector nella scuola: accolta la richiesta della preside
La preside sostiene che non sarà un episodio isolato
Napoli, metal detector nella scuola: è stata accolta la richiesta della preside dell’istituto “Marie Curie” di Ponticelli.
Gli agenti della Polizia si sono presentati a sorpresa ieri mattina, fuori dall’istituto superiore, per controllare gli zaini degli studenti: ecco cosa è accaduto.
Napoli, metal detector nella scuola: cosa è accaduto
Grande sorpresa per gli studenti dell’istituto superiore “Marie Curie” di Ponticelli, quartiere di Napoli. Gli agenti di Polizia si sono infatti presentati ieri mattina all’entrata della scuola, alle otto di mattina.
Hanno così controllato zaini e giubbotti degli studenti con metal detector e cani antidroga. La richiesta di tali controlli era giunta diverse settimane fa dalla preside dell’istituto, Valeria Pirone, che aveva denunciato la presenza di alunni armati nelle classi. Per tale ragione, aveva appunto chiesto che all’ingresso della scuola ci fossero agenti addetti al controllo degli alunni.
La preside ha sostenuto che gli stessi studenti sono stati contenti della presenza degli agenti e che genitori e corpo insegnate erano soddisfatti. Ha inoltre scritto al prefetto Michele di Bari e al questore Maurizio Agricola per ringraziarli dell’intervento, sottolineando come l’istituto si trovi in un territorio a rischio e spesso teatro di violenza.
Infine, la preside ha sostenuto che quello di ieri non sarà un episodio isolato e che avrebbe anche chiesto agli agenti di presentarsi a sorpresa durante le lezioni, effettuando controlli anche nei bagni della scuola.
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