Napoli, Manfredi chiama Draghi: “siamo pronti”

Da un mese l’ex ministro dell’Università Manfredi attende di essere convocato dalla presidenza Draghi per firmare “il patto per Napoli”

Napoli. Sono trascorsi già 5 mesi da quando Gaetano Manfredi, ex Ministro dell’università, nonché rettore dell’università degli studi di Napoli Federico II, è divenuto sindaco della città. Da un mese, Manfredi attendeva la convocazione della presidenza del Consiglio Draghi per firmare il “patto per Napoli”.

Di cosa si tratta?

Il patto che il sindaco Manfredi dovrà firmare è un vero e proprio Salva-Comuni previsto in finanziaria. Firmarlo significa poter contare, da qui e fino al 2027, su circa 500 milioni cash a fondo perduto con tranche annuali. Sono somme fondamentali per procedere con le transazioni con i creditori, che andranno fatte a giugno; con gli investimenti, sul fronte del personale, che dovrà lavorare al Pnrr.

Sembra, tuttavia, che siano trascorsi più giorni rispetto alle date previste del giorno della firma e l’incontro con Draghi. Il sindaco di Napoli Manfredi, infatti, ha espresso le seguenti parole:  «Noi l’accordo l’abbiamo chiuso. Ma questo accordo riguarda quattro città. E qualcuno (con napoli ci sono anche Torino, Palermo e Reggio Calabria, n.d.r.) è in ritardo. Stiamo in contatto continuo con palazzo Chigi e a breve firmeremo. Si vuol far firmare tutti insieme. Ma se qualcuno è in ritardo, vorrà dire che faremo due scaglioni»

«è evidente che l’agenda internazionale di Draghi sia in questi giorni particolarmente complicata, ma confido che a giorni la data della firma venga fissata» ha invece spiegato l’assessore al Bilancio. La firma era programmata per il 15 Febbraio, si confida nei prossima giorni l’incontro tanto atteso che porterà alla città di Napoli e ai suoi comuni un fondo pari ad un miliardo e 230 milioni di euro previsti in 21 anni.

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