Napoli, dispersione scolastica: nella provincia in 800 mai andati a scuola
Napoli, dispersione scolastica: gli allarmanti dati forniti dalla presidente della Corte d’Appello di Napoli rivelano che circa 800 alunni nella provincia non hanno mai frequentato la scuola. Oltre 7000 alunni presentano invece giorni di assenza superiori al 50%.
Maria Rosaria Covelli ha infatti condiviso tali dati in occasione della presentazione dell’Ecosistema educativo per l’Area Napoli nord. Ecco tutti i dettagli.
Napoli, dispersione scolastica: come arginare il fenomeno
Napoli, preoccupano non poco i dati relativi alla dispersione scolastica. Come infatti conferito dalla presidente della Corte d’Appello, Maria Rosaria Covelli, circa 800 alunni nella provincia partenopea non hanno mai frequentato la scuola. A preoccupare, però, è anche il numero delle assenze degli alunni e delle segnalazioni inviate.
La presidente ha condiviso tali dati in occasione della presentazione, nella scuola media Don Milani di Caivano, del progetto Ecosistema educativo per l’Area Napoli nord, che tra i suoi obiettivi ha anche quello di contrastare tale fenomeno. “Quest’iniziativa è un passo fondamentale per il futuro educativo e sociale del nostro territorio, dove i dati sulla dispersione scolastica sono allarmanti, come lo è la situazione di numerosi nuclei familiari” ha infatti affermato Covelli.
Il focus del progetto è infatti proprio la famiglia e l’importanza di fornire ai giovani la possibilità di realizzare le proprie ambizioni lavorative. La presidente si è anche espressa sui recenti casi di cronaca che hanno scosso Napoli e che hanno avuto come protagonisti soprattutto ragazzi minorenni o appena maggiorenni. Ultimi tra questi quello di Arcangelo Correra, il 18enne sparato da un coetaneo, i cui funerali si sono celebrati proprio oggi. Covelli ha infatti sottolineato quanto sia importante agire sull’educazione, obiettivo perseguibile solo attraverso una rete istituzionale in cui ognuno fa la sua parte
Il progetto, quindi, cercherà di fornire ai ragazzi corsi di formazione e orientamento e, soprattutto, di far capire loro che possono contare sulle istituzioni.
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