2 Maggio 2022

Napoli di Spalletti dalle ambizioni scudetto alla qualificazione Champions

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Napoli di Spalletti, dal sogno scudetto alla qualificazione Champions: era “l’anno buono”, lo abbiamo buttato via. Le contestazioni della tifoseria

Napoli di Spalletti, dal sogno scudetto alla qualificazione Champions.

Una stagione calcistica complicata, quella che sta volgendo al termine.

Ancora tre giornate, e i tifosi partenopei avranno un’altra estate per provare a smaltire l’ennesima, cocente delusione di un sogno soltanto accarezzato e poi incomprensibilmente sfumato, di nuovo.

Un avvio arrembante, quello dei ragazzi guidati dal tecnico toscano: un avvio che aveva “ingolosito” la piazza e la stampa, secondo l’Adl-pensiero.

Ma che, in realtà, aveva ingolosito anche il tecnico e i calciatori, che per una volta avevano abbandonato la storica scaramanzia partenopea che dichiarare che sì, ci si credeva, a quel sogno lì.

Un sogno che, mai come quest’anno, sembrava raggiungibile, fattibile, complici anche le brusche frenate delle dirette competitors e di un avvio terribile della Juventus.

Eppure, il Napoli è sembrato sciogliersi come burro nelle occasioni più ghiotte che pure gli si sono presentate, più e più volte.

La caduta contro una Fiorentina che poi non ha vinto più, o la cocente sconfitta contro un Empoli più che modesto hanno avuto il sapore di una resa incondizionata, di un crollo di nervi inaspettato.

Si è parlato a lungo di calo di condizione fisica, eppure contro il Sassuolo i ragazzi ne hanno segnati 6, senza accontentarsi, senza sedersi su un risultato ampiamente acquisito.

Dimostrazione che, a fronte delle dure contestazioni della piazza, bisognava rispondere con uno scatto d’orgoglio.

Le gambe hanno retto per tutti i 90′, la testa anche, l’assetto tattico anche.

Mertens, schierato dal 1′ alle spalle di Osimhen, ha regalato calcio magistrale come ai tempi migliori, alimentando più di qualche rammarico per il non averlo potuto veder giocare più spesso.

Ma a nutrire le proteste di una piazza delusa ed amareggiata, sono state le dichiarazioni della Presidenza della SSCN, volte ad esaltare il raggiungimento dell’obiettivo stagionale (la qualificazione alla prossima Champions League) e a traslare su piazza e stampa un sogno che la Società dichiara di non aver mai accarezzato realmente.

E, se la squadra ad agosto era data quasi all’unanimità come 6° classificata al termine della stagione 2021-2022, resta l’amaro in bocca per una stagione che sì, questa volta, avrebbe potuto andare diversamente.

Che, quel sogno, avrebbe potuto regalarcelo.

Lo aveva dichiarato Spalletti. Ci avevano creduto i ragazzi, Dries Mertens in testa, le cui dichiarazioni al fischio finale di Napoli-Sassuolo hanno rivelato una delusione dichiaratamente ben più forte e cocente di quella “dell’anno dei 91 punti”, perchè quest’anno si poteva fare, “nessuna era forte più di noi”.

 

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