Napoli, baby gang imbratta la facciata del Chiostro di Santa Chiara
Hanno fatto esplodere anche una serie di petardi terrorizzando residenti e turisti
NAPOLI – Una baby gang composta da tre ragazzini si diverte a seminare il caos a Spaccanapoli, in barba ai residenti e ai turisti. Questo è quanto emerge dal video postato dalla pagina Facebook del deputato Francesco Emilio Borrelli che ha affermato quanto segue:
“Questi baby-delinquenti hanno preso possesso del territorio controllandolo con le loro azioni che spesso sfociano nella violenza assumendo atteggiamenti di stampo pseudo-criminale“.
Napoli, baby gang imbratta facciata del Chiostro di Santa Chiara: la denuncia dei residenti
Napoli baby gang imbratta Chiostro. I residenti di Spaccanapoli e delle zone limitrofe hanno segnalato a Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi/Sinistra, la presenza di questi tre ragazzini. Questa banda, infatti, sempre secondo i residenti, si divertirebbe a spaventare i turisti e i residenti. Sarebbero anche gli stessi che ogni sera farebbero esplodere dei petardi. Talvolta, lanciandoli anche addosso ai passanti.
Ecco cosa ha detto Borrelli sulla vicenda:
“Il centro storico e le sue strade, e nello specifico i giardinetti di Santa Chiara, sono ostaggio di baby-gang che imbrattano mura, sparano botti e molestano e spaventano i turisti. Questi baby-delinquenti hanno preso possesso del territorio controllandolo con le loro azioni che spesso sfociano nella violenza assumendo atteggiamenti di stampo pseudo-criminale. È necessario intervenire sulle famiglie di questi ragazzini- che dovranno eventualmente anche far fronte alle spese per risarcire i danni causati- i quali evidentemente hanno serie lacune educative ed etiche“.
“Sono anni che chiediamo una maggiore vigilanza delle strade del centro storico lasciate in balia della criminalità, di raid, di furti, di rapine, di baby-gang che seminano il panico tra la folla correndo all’impazzata sulle moto. È opportuno ricordare che questi ragazzini ora sono soltanto dei giovani uomini, poco più che bambini, che si ‘divertono’ a fare scorribande e atti di vandalismo ma se non si interviene un giorno saranno criminali navigati che magari metteranno al mondo altri bambini pronti ad intraprendere la strada tracciata dai loro genitori. Bisogna spezzare questa catena“.
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