23 Ottobre 2024

Napoli, aggredita dal compagno in metro: salvata dai lavoratori dell’ANM

Tre lavoratori dell'ANM hanno sottratto la ragazza dalla furia del compagno. La vicenda è stata commentata anche dalla giornalista Anna Trieste.

foto di repertorio

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E’ ancora violenza sulle donne. Alla luce del sole, sotto la vista dei passanti e dei passeggeri della popolosa stazione della Linea 1 della metropolitana di Piazza Garibaldi una ragazza è stata aggredita dal compagno.

La strattonava, l’ha messa contro il muro e le urlava contro. Tre operatori dell’ANM sono intervenuti e hanno praticamente salvato la ragazza dalla furia del compagno.

Il fatto è stato raccontato da Anna Trieste e dai colleghi di Fanpage.it, che sono riusciti a intervistare i protagonisti del salvataggio.

Aggredita dal compagno in metro: il fatto

Il fatto è avvenuto alle prime ore di quest’oggi.
E’ mattina e la stazione della Linea 1 della metropolitana di Piazza Garibaldi è caratterizzata dall’usuale via vai di gente. Persone che oltrepassano i tornelli, il solito mormorio di sottofondo della città che si sta svegliando ed è pronta a iniziare la propria giornata. Sono le 9.30 quando quell’idillio urbano viene spezzato da alcune urla.

Tre operatori dell’ANM si girano verso quelle grida. Provengono da una coppia che sta litigando animatamente; lui la strattona, le impedisce di entrare nella metropolitana e la spinge contro il muro. Le urla contro. I tre lavoratori, allora, decidono di intervenire: abbandonano le proprie postazioni e separano i due. Fanno oltrepassare il tornello alla ragazza che, spaventata e in lacrime, rimane paralizzata in un angolo.

I tre operatori si accertano delle sue condizioni, le chiedono se vuole chiamare il 118 o la polizia. Ma la ragazza rifiuta. Rifiuta persino di denunciare il fatto. Intanto, il compagno della giovane si è procurato un biglietto e ha oltrepassato i tornelli, dirigendosi verso di lei.

La ragazza allora decide di scendere verso i treni. Corre per le scale mobili. Corre anche il ragazzo, seguito a sua volta dagli operatori dell’ANM che vogliono assicurarsi che non accada altro. E, per fortuna, la situazione non degenera; la ragazza riesce a salire su un treno, mentre il ragazzo non fa in tempo.

Il racconto della giovane aggredita dal compagno lo si deve ai colleghi di Fanpage.it, che hanno intervistato Francesco Fusco (uno dei lavoratori di ANM intervenuti, ndr.)

Il racconto di Anna Trieste

Come accennato, la vicenda sopradescritta è stata commentata anche da Anna Trieste, giornalista sportiva, che, dopo essersi congratulata con i lavoratori dell’ANM, fa una riflessione su alcune parole che avrebbe pronunciato il compagno della ragazza aggredita. Di seguito la sua riflessione:
Mi ha fatto riflettere che per giustificare la propria violenza il ragazzo abbia urlato a tutti ‘È la mia ragazza’, come a dire ‘State tranquilli è roba mia, posso farci quello che voglio’. E dunque grazie agli operatori che stamattina non hanno girato la testa, non hanno fatto finta di niente, ma gli hanno insegnato che no, non è vero. A quella ragazza dico scappa, come sei scappata oggi giù in metro. Non cambierà, non lo stare a sentire, lo farà ancora“.

Fonte: Fanpage.it, pagina Instagram di Anna Trieste

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