Movida fino alle 3.30: De Magistris sfida De Luca

Caos tra i decreti sulla movida. Luigi De Magistris sfida De Luca: “chiuderemo i locali alle 3.30”

Nella serata di venerdì sera il Presidente De Luca ha pubblicato il nuovo decreto, sul tema della movida campana. All’interno di esso stato sancita la proroga di apertura dei bar fino alle ore 01.00, ma con il divieto di vendita delle bevande alcoliche dopo le 22. Ha stabilito che, chiunque fosse stato trovato a bere alcol dopo l’orario del coprifuoco, sarebbe stato multato. Il decreto nasce a causa delle immagini degradanti dei muretti sporchi dello scorso weekend.

Luigi De Magistris, il sindaco di Napoli, va contro questa ordinanza e decide di cambiare le carte in tavola. Propone, dunque, l’apertura dei locali dalla domenica al mercoledì fino alle 2.30 del mattino e dal giovedì al sabato fino alle 3.30. Un provvedimento totalmente opposto rispetto alle norme stringenti del Presidente della Regione, che ha creato caos e confusione nei cittadini partenopei.

Attualmente non sappiamo se prevarrà l’ipotesi di De Magistris, che nella stessa ordinanza ha ordinato l’apertura di alcuni spazi: l’ippodromo di Agnano, l’ex area Nato, il Real Bosco di Capodimonte, il parco della Villa Floridiana. L’ordinanza entrerà in vigore lunedì 1° giugno e resterà in vigore fino al 31 ottobre 2020.

De Luca è sicuro di sé. Vorrebbe apporre dei cambiamenti alla movida, generalizzando spesso sull’utilizzo sconsiderato di droghe e alcol da parte dei ragazzi d’oggi. A pagarne le spese, però, sono i proprietari dei bar e dei locali, che devono sottostare ad obblighi troppo rigidi.

È possibile già consultare l’ordinanza del sindaco sull’albo pretorio del comune, per averne ulteriori informazioni. Ciò che è noto, è che De Magistris non ha mai approvato il metodo “lanciafiamme” di De Luca. Non si accenna ancora al dialogo, non conosciamo la risposta del Presidente, ma ci aspettiamo presto una diretta in cui esporrà le sue idee.