Moschea aperta nonostante l’emergenza, scoppia la polemica
Moschea aperta nei pressi della ferrovia nonostante le misure di sicurezza contro il Coronavirus, scoppia una nuova polemica a Napoli
La Moschea che accoglie la comunità islamica nei pressi della Stazione Garibaldi di Napoli, era aperta anche la settimana scorsa.
A darne notizia è il quotidiano Il Mattino.
Infatti, nonostante la chiusura di tutti i luoghi di culto, il centro di preghiera della religione islamica continuava ad essere aperto.
Da qui è partita la denuncia di alcuni cittadini della zona, preoccupati per la situazione.
A ciò si aggiunge il fatto che i fedeli islamici non indossassero nessuna mascherina, stando alle testimonianze degli abitanti di corso Lucci.
La polizia urbana è intervenuta nella faccenda, il comandante Ciro Esposito ha commentato la vicenda con le seguenti parole:
«[…..] gli agenti sono intervenuti tempestivamente e hanno allontanato le persone che erano all’interno della moschea. Quando la pattuglia è arrivata, da quanto abbiamo potuto ricostruire, c’erano forse una decina di soggetti prima che arrivassimo»
Anche l’imam della moschea del corso, Abdullah Ammar, commenta la situazione sul quotidiano Il Mattino:
“Da quando sono in vigore le norme del presidente del consiglio, Giuseppe Conte e del governatore Vincenzo De Luca, io sono chiuso in casa. Sulle nostre pagine Facebook abbiamo comunicato ai fedeli che la moschea è chiusa e che non è possibile pregare insieme a partire dallo scorso 9 marzo”.
Inoltre l’uomo afferma di non sapere perchè la propria moschea fosse aperta e parla di false voci che circolerebbero in zona.
Nel frattempo l’imam della moschea di Piazza Mercato, Massimo Cozzolino Abdullah, ha chiuso il proprio centro di culto per evitare contagi di COVID-19.
«I centri islamici di Napoli della mia associazione sono chiusi e sarebbe grave se qualcun altro avesse violato le disposizioni».
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