Morte Mario Paciolla: riaperte le indagini
Morte Mario Paciolla: riaperte le indagini relative alla sua prematura scomparsa. Ecco le parole della mamma sulla delicata vicenda
Morte Mario Paciolla – La Procura di Roma ha disposto nuove indagini sulla morte di Mario Paciolla, il cooperante italiano trovato senza vita in Colombia a San Vicente del Caguán nel luglio del 2020. Questa decisione contrasta con la richiesta di archiviazione del caso avanzata dalla giustizia sudamericana, che inizialmente aveva concluso che si trattava di un suicidio. Paciolla faceva parte di una missione dell’ONU che monitorava gli accordi di pace tra le FARC e il governo colombiano.
Nonostante l’archiviazione da parte della giustizia colombiana, i genitori di Paciolla, Anna Motta e Pino Paciolla, non hanno mai accettato la versione del suicidio e hanno costantemente cercato la verità. La società civile e il Comitato “Verità e Giustizia per Mario Paciolla” hanno esercitato pressioni sulla magistratura e sull’opinione pubblica, evidenziando incongruenze nella ricostruzione della giustizia colombiana e sollevando preoccupazioni sul comportamento di due funzionari dell’ONU accusati di occultare prove e pulire la casa di Mario senza informare la polizia colombiana.
Le indagini sono state riaperte anche alla luce delle ultime telefonate di Paciolla, che ha manifestato preoccupazioni per la propria vita nei giorni precedenti alla sua morte. Il cooperante avrebbe dovuto rientrare in Italia proprio il giorno della sua scomparsa, e la famiglia ha fornito prove di un biglietto fatto in fretta durante la notte. Anna Motta, la madre di Mario, ha commentato positivamente la decisione di riaprire le indagini ai microfoni di FanPage:
“Gli elementi che hanno fatto emergere più di un dubbio sono diversi. Da un lato il tipo di nodo della corda che aveva intorno al collo, le ferite rinvenute sulle braccia e il ritrovamento dei coltelli accanto al corpo di Mario. Questi coltelli non hanno impronte, né quelle di Mario, né quelle di altri, ed erano proprio accanto al corpo, come se fossero stati puliti. Questo è un elemento su cui i giudici hanno chiesto di fare nuove valutazioni, così come i rilievi sui vestiti di Mario. Ora faremo una ricognizione su tutti gli aspetti, è successo tutto molto in fretta, ma le stranezze sul luogo di ritrovamento del corpo sono tante. Dobbiamo ringraziare Fanpage e i giornalisti, il comitato “Giustizia per Mario Paciolla” e tutti quelli che ci hanno mostrato la propria solidarietà”
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