Morte Maradona: al via le testimonianze in aula
Oggi tocca agli agenti di polizia che intervennero a casa del calciatore
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Morte Maradona – Inizia oggi il processo per la morte di Diego Armando Maradona, con la testimonianza degli agenti di polizia che furono i primi a intervenire nella sua casa appena ricevuta la notizia del decesso. La procura, come riportato dal quotidiano “Infobae”, mira a raccogliere informazioni sulle possibili negligenze nella gestione della salute di Maradona.
Oggi, l’ufficiale di polizia Lucas Farias e i commissari Lucas Rodrigo Borge e Leonardo Mendoza, tra i primi a entrare nell’abitazione di Maradona, testimonieranno. Le loro dichiarazioni sono cruciali per chiarire le condizioni del corpo nelle ore successive alla morte. Contrariamente a quanto previsto, i familiari di Maradona, tra cui le figlie Dalma, Giannina, Jana e Diego Junior, non verranno ascoltati in questa fase. Anche il dottor Collin Campbell, vicino di casa, non testimonierà.
Il processo, che si preannuncia lungo e complesso con circa 90 testimoni, esaminerà diversi materiali, tra cui le trascrizioni del codice rosso e i video dell’ingresso nella casa dove ha trovato la morte Maradona e dell’autopsia. Quest’ultima ha confermato che il l’ex calciatore argentino è morto per “insufficienza cardiaca acuta, con edema polmonare acuto”, causato da “una miocardiopatia dilatata“. La procura valuterà anche la possibilità che l’abitazione del calciatore fosse idonea per un ricovero domiciliare e esaminerà le sue condizioni cliniche degli ultimi vent’anni.
Morte Maradona: la procura ipotizza un omicidio con eventuale dolo
Due degli otto imputati, il neurochirurgo Luque e la psichiatra Cosachov, non parteciperanno alle udienze. Gli altri imputati, accusati di negligenza, si presenteranno in aula. La procura ipotizza un “omicidio con eventuale dolo”, con pene da 8 a 25 anni.
Durante la prima udienza, il procuratore Patricio Ferrari ha mostrato in aula una foto di Maradona visibilmente in sovrappeso e ha dichiarato: «Chiunque dica che non si è reso conto delle condizioni di Diego mente spudoratamente». L’emozione è stata palpabile in aula, con le figlie e l’ultima compagna di Maradona visibilmente commosse.
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