Morte Francesco Altamura, la famiglia:”Non sarà vana, lotteremo”
La morte di Francesco Altamura non sarà vana nè inutile. I genitori e la famiglia lotteranno in memoria del ragazzo scomparso
MORTE FRANCESCO ALTAMURA – Sono passati circa due mesi dalla tragedia che ha colpito la famiglia Altamura. Ora, come portavoce, parla una ‘zia acquisita’ del ragazzo scomparso e scrive una lettera al deputato Francesco Emilio Borrelli.
I sentimenti della famiglia dopo la morte di Francesco Altamura
“Caro Francesco,
ti contatto a nome della famiglia Altamura genitori di Francesco, il ragazzo che è rimasto vittima il 30 settembre scorso nell’incidente di Via Terracina, causato da Dario Lenci. In qualità di amica di famiglia, essendo per me Francesco un nipote acquisito, ti manifesto il dolore e la rabbia che ci accompagna da quella maledetta notte che non si può, né descrivere, né accettare!
In qualità di portavoce della famiglia, voglio che sia chiara una cosa, che al momento non ce la sentiamo di rilasciare interviste e parlare di mio nipote. Siamo ancora tutti in uno stato confusionale, per noi il tempo si è fermato a quel maledetto giorno, infatti non c’è nessuna spiegazione razionale da poter dare all’ accaduto”.
La famiglia continuerà a lottare in memoria dei due giovani
La famiglia Altamura chiede, anzi, urla GIUSTIZIA per entrambi i ragazzi!!! vogliamo che queste due morti, non siano né vane, né vadano nel dimenticatoio. Non abbiamo nessun sentimento di vendetta, ne tantomeno giustizia sommaria, pertanto ci affidiamo pienamente a quella che sarà la condanna che i giudici emetteranno , certi, che sarà una condanna ESEMPLARE per il Lenci, per aver distrutto la vita di due ragazzi in questo modo così atroce.
Quello che ci ha turbato e continua a tormentarci, NON sono tanto i domiciliari concessi al Lenci, ma i circa 60 giorni di libertà che questa persona ha usufruito.
Altresì, con la presente ti informo, che la sottoscritta unitamente alla famiglia, trarrà da questo tragico episodio la forza e la volontà di lottare in futuro affinché non accadano più tragedie del genere e che le pene che verranno inflitte in episodi come il presente, siano più severe e più rigorose al fine di indurre una maggiore responsabilità nei confronti di persone che non rispettano la vita altrui”.
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