29 Aprile 2016

Morte Fortuna Loffredo: arrestato un uomo

morte

Dopo due anni dalla morte della bambina di 6 anni, Fortuna Loffredo, arriva la svolta nelle indagini: arrestato Raimondo Caputo con l’accusa di omicidio

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Dopo due anni di indagini, silenzi e paure, arriva la svolta nell’indagine per la morte di Fortuna Loffredo, gettata giù dal sesto piano dell’edificio, al parco Verde di Caivano. Secondo la ricostruzione dei magistrati: “La bambina è stata uccisa perchè si era rifiutata di subire l’ennesimo abuso“. Arrestato un uomo con l’accusa di omicidio: si tratta di Raimondo Caputo, il convivente della madre dell’amica del cuore della bambina e madre anche di Antonio Giglio, il bambino morto in circostanze analoghe un anno prima di Fortuna.
La piccola Fortuna a soli sei anni si è ribellate alle violenze e agli abusi, pagando con la vita. Oggi è proprio grazie ad altri tre bambini che gli investigatori hanno incastrato i pedofili.

La rabbia della madre
Da una parte sono contenta perché ho avuto giustizia, dall’altro dico che quei due devono marcire in carcere perché hanno ammazzato mia figlia“. Sono amare le parole per Domenica Guardato, la mamma della piccola Fortuna. La rabbia della donna è rivolta anche alla compagna dell’uomo, sua vicina di casa, in carcere per violenza su un’altra bimba di tre anni. “Voglio guardarvi in faccia per capire perché lo avete fatto. Sono sempre stata sicura che fossero stati loro, l’ho sempre detto. Forse si è perso troppo tempo, due anni. Io l’ho detto da quel giorno. Mia figlia amava la vita, non poteva essersi buttata giù. L’ho sempre saputo che era stata uccisa“, continua la Guardato.
Mimma, come la chiamano gli amici, fino a quindici giorni fa era in Lombardia, poi è tornata a Caivano. Ha sempre chiesto ai residenti del Parco Verde di raccontare quello che sapevano sulla morte di sua figlia, ricevendo come risposto sempre e solo il silenzio. “Anche oggi tutti omertosi. Pensavo che almeno oggi qualcuno venisse da me per dirmi qualcosa e invece niente. Qui c’è sempre stato e sempre ci sarà il silenzio. Io so solo che ora mi ritrovo ad essere l’unica condannata perché dovrò convivere con un dolore immenso, che non passerà mai“.

L’arrestato
Raimondo Caputo
, 44 anni, arrestato oggi per l’omicidio di Fortuna Loffredo, era in carcere dal novembre 2015,  accusato insieme alla compagna di violenza sessuale su un altro minore. La donna, Marianna Fabbozzi, di 26 anni, è ai domiciliari ed è madre di Antonio Giglio, un altro bambino di 3 anni, morto il 28 aprile 2013 precipitando dal balcone dello stesso palazzo del parco Verde di Caivano, un anno prima della morte di Frotuna. Le indagini sono condotte dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Napoli Nord.

La vicenda
La bimba era precipitata dal sesto piano del palazzo dove abitava con la madre al Parco Verde a Caivano, il 24 giugno di due anni fa. A prima vista, si era pensato a un incidente, ma poi, con il passare del tempo, aveva sempre più preso corpo l’incubo di un mostro presente proprio nel palazzo del Parco Verde. L’autopsia sulla piccola Fortuna aveva confermato che la piccola aveva subito “abusi reiterati“. “Abbiamo avuto sempre fiducia, la mamma di Fortuna e io, che si sarebbero individuati i responsabili. Complimenti agli investigatori“, commenta l’avvocato Gennaro Razzino. Dall’inizio, la Procura ha sospettato che Fortuna Loffredo fosse rimasta coinvolta in un giro di pedofilia, del quale forse anche altri bambini del Parco Verde sono vittime. Un sospetto condiviso dalla madre della bimba morta, Domenica Guardato.
Se quella che gli inquirenti hanno trovato è davvero ‘la’ verità, li ringraziamo. La nostra comunità ha vissuto due anni di sofferenza inimmaginabile, dopo la morte di Fortuna. E se le responsabilità vengono accertate, il colpevole dovrà pagare. Quello che ha commesso è il peccato più orribile che si possa immaginare“, commenta Don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che celebrò nel 2014 i funerali della piccola Fortuna e non ha mai smesso di sostenere la ricerca della verità.

La risposta di Caivano
Poco dopo la notizia dell’arresto di Raimondo Caputo, è esplosa la rabbia dell’intero quartiere. E’ andata a fuoco l’abitazione della compagna di Caputo, che insieme con lui frequentava la casa della madre, dove spesso lasciava la sua bambina, amica di Fortuna. Si tratta di un incendio doloso.

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