Morte Antonio Rastrelli: saluto romano ai funerali
All’uscita della salma di Antonio Rastrelli dalla chiesa del Sacro Cuore, un gruppo di persone ha voluto “omaggiare” l’ex Governatore col saluto fascista
L’ex Presidente della Regione Campania Antonio Rastrelli è morto tre giorni fa a 91 anni. Questa mattina si sono svolti i funerali nella chiesa del Sacro Cuore in corso Vittorio Emanuele a Napoli, dove erano presenti anche molti amici e i compagni di partito. All’uscita della salma, però, un gruppo di persone ha accerchiato la bara facendo il saluto romano. “Attenti, camerata Antonio Rastrelli, presente”, l’urlo ripetuto tre volte.
Governatore della Campania dal 1995 al 1999, Rastrelli è l’autore del Piano regionale per i rifiuti da cui nacque l’inceneritore di Acerra. Nella sua lunga carriera politica ricopre anche il ruolo di Sottosegretario di Stato del Ministero del tesoro durante il primo Governo Berlusconi. A Napoli è stato vicesindaco nella Giunta Lauro e per anni consigliere provinciale e capogruppo del MSI al Consiglio Comunale. Arriva per la prima volta in Parlamento nel 1979 e si riconferma fino al 1994. Nel 2001, col voto unanime del Parlamento e su indicazione del Presidente della Repubblica Ciampi, diventa membro laico del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, carica ricoperta fino al 2006.
Il 14 agosto scorso la notizia della morte ha coinvolto emotivamente anche i suoi storici avversari politici. Tra questi Antonio Bassolino: “Politicamente siamo sempre stati su posizioni diverse, perfino opposte, lui veniva dal Movimento sociale e io dal Pci, era difficile essere su posizioni più diverse. Eppure non siamo mai stati nemici, siamo stati leali avversari che si sono reciprocamente rispettati”.
Familiari, amici e parenti hanno preso parte ai funerali di stamattina. Al termine della funzione, lo spiacevole episodio del saluto fascista.
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