25 Novembre 2025

Misure anti-smog Napoli: cosa prevede la nuova ordinanza

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Misure anti-smog

Il Comune ha introdotto nuove misure anti-smog a Napoli per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, spesso oltre i limiti stabiliti dalle normative europee.

L’ordinanza, firmata nell’ambito del Piano regionale della Qualità dell’Aria, stabilisce restrizioni mirate alla circolazione dei veicoli più inquinanti, considerati responsabili di una quota rilevante delle emissioni di biossido di azoto (NO₂).

Il divieto è valido dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, e resterà in vigore fino al 31 marzo 2026. Si tratta di un intervento strutturale pensato per contenere l’impatto del traffico urbano, una delle principali fonti di smog in città. Le nuove regole si applicano a tutto il territorio comunale, con l’esclusione dei principali tratti autostradali.

L’obiettivo non è solo quello di ridurre gli sforamenti dei limiti di legge, ma anche di migliorare progressivamente la vivibilità dei quartieri più esposti all’inquinamento, favorendo condizioni atmosferiche più salubri e incentivando l’uso di mezzi sostenibili. Le misure anticipano inoltre l’adeguamento alle direttive europee, che prevedono standard sempre più severi per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Quali veicoli non possono circolare: le categorie coinvolte dalle misure anti-smog a Napoli

Le misure anti smog Napoli prevedono lo stop ai veicoli considerati più impattanti dal punto di vista delle emissioni. Il divieto riguarda:

  • Autovetture e veicoli commerciali Euro 0 ed Euro 1
  • Autovetture diesel fino a Euro 5
  • Veicoli commerciali diesel N1, N2 e N3 fino a Euro 5
  • Motoveicoli e ciclomotori fino a Euro 2

Queste categorie comprendono mezzi più datati, spesso privi di tecnologie avanzate per il contenimento delle emissioni. Secondo gli studi citati dal Comune, proprio questi veicoli contribuiscono in modo significativo al superamento dei livelli di NO₂, particolarmente critico nelle zone più trafficate come il centro e alcune arterie periferiche.

Il provvedimento incoraggia indirettamente la transizione verso mezzi meno inquinanti: auto ibride, elettriche o Euro 6 possono circolare liberamente, rappresentando la parte della flotta cittadina più in linea con gli obiettivi del Piano regionale. La limitazione mira a spingere gradualmente i cittadini verso scelte più sostenibili e a ridurre l’impatto ambientale nei quartieri densamente abitati.

Le esenzioni: chi può continuare a circolare

Nonostante la rigidità delle nuove misure anti smog Napoli, l’ordinanza prevede diverse deroghe pensate per garantire la continuità dei servizi essenziali e tutelare chi ha reali necessità di spostamento. Sono esclusi dal divieto:

  • Veicoli per il trasporto di persone con disabilità
  • Forze dell’ordine e mezzi di emergenza
  • Trasporto pubblico locale, taxi e NCC
  • Auto d’epoca e storiche
  • Mezzi sanitari, di soccorso e di pubblica utilità

Restano esenti anche i principali tratti autostradali cittadini: A1, A3, ex SS 162 e il raccordo Viale Fulco di Calabria, che garantiscono il collegamento con la rete extraurbana senza appesantire ulteriormente il traffico interno.

Queste deroghe permettono di mantenere invariati i servizi fondamentali e assicurano che le categorie più fragili non subiscano disagi. Allo stesso tempo, il Comune invita i cittadini a utilizzare i trasporti pubblici e le alternative sostenibili, priorità che si inserisce nel più ampio progetto di riduzione complessiva delle emissioni.

Perché Napoli introduce nuove misure anti-smog

L’adozione delle nuove misure anti-smog a Napoli nasce da una necessità documentata. Infatti, la città continua a registrare valori elevati di NO₂, un inquinante direttamente collegato al traffico veicolare. Il biossido di azoto rappresenta un fattore di rischio per la salute respiratoria, soprattutto per bambini, anziani e persone con patologie croniche.

Gli studi più recenti hanno confermato che Napoli supera con frequenza i limiti imposti dalle norme europee, collocandosi tra le aree urbane più critiche in Italia per qualità dell’aria. Per questo motivo, l’ordinanza rientra in una strategia di lungo periodo che punta a ridurre l’impatto delle emissioni e a orientare le abitudini dei cittadini verso una mobilità più sostenibile.

Il provvedimento rappresenta un passo importante per modernizzare il sistema di mobilità urbana e avvicinare la città agli standard ambientali richiesti dall’Unione Europea. L’obiettivo finale è ottenere benefici concreti in termini di salute pubblica, vivibilità e tutela dell’ambiente.

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