Mimmo Alba: un pò della sua Sicilia nel ventre di Napoli
Lo chef Mimmo Alba inaugura il suo ristorante ” ‘A Putia” da Eccellenze Campane. La Sicilia approda nel ventre di Napoli, portando con sé profumi, sapori, storia e tradizioni
Mimmo Alba è il nomen omen più riuscito della storia. Il cognome benaugurante rappresenta perfettamente il suo modo di fare ristorazione, un inizio, un’alba appunto, di un nuovo modo di concepire lo stare a tavola, tra un’analisi di gusto e un sentire a cuore aperto.
Classe da artista, entusiasmo vivo e passione dilagante sono gli ingredienti perfetti per la riuscita della sua ricetta: far breccia nel cuore delle persone. Esser seduti alla sua tavola significa immergersi in un’esperienza totalizzante, esser trascinati nel suo mondo, “vivere la Sicilia“- come spesso ama ribadire- e dimenticarsi dei fastidi quotidiani e degli impegni che incalzano. Odori, sapori, profumi, pezzi di storia rievocati attraverso i piatti, per una fusione unica che renda l’esperienza indimenticabile.
Vederlo lavorare, maneggiare la materia di prima scelta, fluttuare nella sua cucina -quasi a colpi di pas chassé- mostra quanto forte sia la passione per quest’arte e l’amore per la terra d’origine, vissuta attraverso il suo sorriso sornione e lo sguardo da sognatore.
L’aspetto da artista e le mani da artigiano sono il segreto del successo di Mimmo Alba. La sua cucina si pone a metà strada tra ricercatezza in stile gourmet e riscoperta delle tradizioni, della cucina semplice e autentica, che permetta a tutti di essere compresa e goduta. Per ricordare alcune prelibatezze da non perdere: la caponata, il panino con pomodoro di Pachino, alice di Sciacca, capperi, origano dell’Etna e buccia d’arancia tarocco, la parmigiana di melanzane, l’alice a beccafico con marmellata di cipolle rosse, l’involtino di pesce spada, i tubetti con minestra di fave e pecorino siciliano e il tourbillon di dolci – dai cannoli alla torta di mandorle, dalla frutta Martorana (interamente in pasta di mandorle) alla torta al pistacchio- che sono un vero godimento dei sensi.
Napoli si ricongiunge con questa esperienza alla sua sorella prossima e mai dimenticata: la Sicilia.
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