Milik, anima forte
Il Napoli conquista 3 punti importantissimi contro un Verona ostico e arcigno. Si riscatta Milik che si sblocca in campionato dopo il gol in nazionale e mette a segno una pesantissima doppietta
“Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza“. Recita così un verso del poeta Khalil Gibran che pare calzante (associando sacro e profano) con il match casalingo che il Napoli ha vinto ieri contro il Verona. Una sofferenza durata 90 minuti, a partire dai tre miracoli che compie Meret al 18′, parando una dopo l’altra le conclusioni a botta sicura di Lazovic, Zaccagni e Stepinski. Il portiere friulano si ripete tre minuti dopo, salvando ancora il risultato da una conclusione di Zaccagni. Ma nel miglior momento del Verona arriva la zampata pesantissima di Arkadiusz Milik che sblocca in un colpo solo il suo score in Serie A e una partita che poteva mettersi su binari complicati.
Un’anima forte quella del centravanti polacco, temprata da una sofferenza che sembra essere una costante. Due anni di calvario, poi la rinascita della stagione 2018/2019. Dai 20 gol dell’anno scorso, poi, Milik si è ritrovato con l’etichetta di attaccante poco lucido e dunque non idoneo a fare il titolare in una squadra che lotti per lo scudetto. Colpevole un precampionato non brillantissimo con i nomi di Icardi e Pépé a fare da fantasmi.
Nel secondo tempo il Napoli, forte del vantaggio, inizia a dettare il gioco e va vicino al 2-0 in almeno 4 occasioni nei primi 15 minuti: prima con Insigne, poi con Manolas, ancora Insigne e, infine, Younes. Il portiere scaligero Silvestri si supera più di una volta, ma Milik è in serata di grazia e al minuto 67 anticipa tutti su una punizione calciata dalla sinistra e trafigge la porta gialloblu. Doppietta personale pesantissima e risultato in cassaforte.
Verona squadra ostica, Napoli cinico
Negli ultimi 20 minuti c’è la reazione d’orgoglio del Verona, ma il Napoli va vicinissimo al 3-0 con Mertens che colpisce il palo interno da buona posizione. Termina col risultato di 2-0, 3 punti pesantissimi contro un Verona che in questo campionato ha messo in difficoltà chiunque e su ogni campo. Una squadra che chiude bene gli spazi grazie alla tenacia dei suoi centrali, che riparte bene grazie a un Veloso rinato ed è costantemente pericoloso grazie alla vivacità dei suoi trequartisti. Il Napoli, dal canto suo, ha giocato una partita attenta seppur con qualche sofferenza di troppo. Gli azzurri hanno dimostrato cinismo e concretezza. Migliori in campo Milik e Meret.
Adesso testa al Salisburgo, dove ai ragazzi di Ancelotti toccherà riscattare la prova opaca di Genk. Con un’arma ritrovata: l’anima forte, capace di soffrire e rinascere nei momenti chiave, di Arkadiusz Milik.
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