31 Gennaio 2018

Il migliaccio, il dolce di carnevale della tradizione campana

migliaccio

Il carnevale si avvicina e con esso anche il momento in cui potremo gustare i golosissimi dolci della festa più colorata di sempre, e tra questi compare il migliaccio. Ma qual è la sua storia?

Il periodo più goloso dell’anno si avvicina, quello in cui potremmo gustare chiacchiere, sanguinaccio, insieme alla tanto agognata lasagna del martedì grasso. Tra le tante tradizioni rispettate dalla cucina partenopea, conosciamo anche quella carnevalesca. Tra i dolci del carnevale napoletano e più generalmente campano oggi conosciamo il migliaccio!

La storia del migliaccio è molto antica e radicata nella tradizione, il suo nome deriverebbe nel latino ‘miliacius’, l’antico nome della farina di miglio. Era riconosciuto come una pietanza povera, preparata dalle donne con sangue di maiale e farina di miglio, che solo successivamente su sostituita con la farina di grano. Ben presto questo dolce divenne una pietanza nobile, proprio per la sua bontà.

Attualmente il migliaccio è riconosciuto come uno dei dolci più famosi della tradizione carnevalesca napoletana, un dolce costituito da semola e grano, anche se in alcune usanze è composto addirittura da pasta, semola e uvetta, e ne esistono varianti dolci e salate.

In alcune zone della nostra regione, il migliaccio è conosciuto anche col nome di ‘Sfogliata’ perché i suoi ingredienti ricordano quelli della famosissima sfogliatella, seppure in maniera più semplificata.

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