Metropolitan salvo: arriva il vincolo dal Ministero della Cultura
Metropolitan salvo grazie ad un vincolo proveniente dal Ministero della Cultura. Borrelli: "una vittoria, servono più presidi culturali"
La notizia ha fatto subito il giro di tutta la città e a parlarne in un post sul suo profilo facebook è stato il giornalista e deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che la definisce come “una vittoria della città”.
“Arriva il vincolo dal Ministero della Cultura per il Metropolitan: dovrà continuare ad essere cinema e teatro, niente parcheggi o centri commerciali. Borrelli: “Una vittoria della città. Di presidi cultuali ne servono anche di più.
Il Metropolitan, lo storico cinema di via Chiaia, non potrà essere trasformato in un parcheggio, in una sala Bingo o in un centro commerciale. Alla fine il vincolo sulla sua vendita è arrivato, come era stato annunciato dal Ministro della Cultura Sangiuliano dopo le richieste del deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che aveva portato il caso anche in parlamento.”
Metropolitan salvo dal vincolo del Ministero della Cultura: parla Borrelli
Il post del deputato continua in questi termini: “L’immobile denominato “Cinema Metropolitan” in via Chiaia n 149/a è dichiarato di interesse storico e artistico particolarmente importante ed è espressione di identità collettiva ai sensi dell’art. 7 bis del codice dei Beni Culturali e come tale è sottoposto a tutte le disposizioni in esso contenute”- si legge in documento stilato della Commissione Regionale per il patrimonio Culturale.
E’ parte di un patrimonio fondamentale per l’offerta culturale del territorio” – si legge ancora nel testo – “riveste un valore fortemente testimoniale per la storia culturale e sociale della città ed appare evidente che non può essere adibito ad utilizzi che rendano impossibili la percezione degli scopi per i quali è stato realizzato. Pertanto utilizzi finalizzati ad attività che esulano da quelle socio culturali sono da ritenersi non compatibili con la dignità del bene e lesive della sua immagine storica.”
Abbiamo vinto questa battaglia. Vedere trasformato uno storico cinema teatro nell’ennesimo centro commerciale o sala bingo sarebbe stato un colpo al cuore ed un’offesa alla città, alla sua storia e alla sua tradizione culturale.” –commenta Borrelli- “Abbiamo bisogno di più presidi culturali e non che ci tolgano quelli che abbiamo. Tra l’altro in questi mesi il cinema è in piena ripresa ed assurdo chiudere i pochi che abbiamo solo per fare ulteriori speculazioni sembra assurdo. Tra l’altro i gestori non avevano alcuna intenzione di dismettere l’attività e si sono trovati all’improvviso con l’immobile in vendita.”
Conclude: “La battaglia per tutelare il cinema che la Banca San Paolo Imi aveva messo in vendita all’improvviso e senza aprire un confronto con chi ha gestito per anni il cinema aveva scatenato una mobilitazione pubblica guidata dallo stesso Borrelli, dal conduttore radiofonico Gianni Simioli con la partecipazione dell’attore Massimiliano Gallo, di patrizio Rispo, di Gino Sorbillo, del consigliere regionale Roberta Gaeta, del musicologo Pasquale Scialò, della I municipalità di Napoli e tantissimi cittadini indignati per la possibilità che l’area fosse trasformata nell’ennesimo parcheggio o centro commerciale. Il Ministro Sangiuliano ha accolto la richiesta e ha posto il vincolo.”
Fonte: Profilo facebook Francesco Emilio Borrelli/Credit foto: profilo facebook Francesco Emilio Borrelli
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