Medico confonde milza e fegato: muore paziente dopo un’operazione

MEDICO CONFONDE MILZA E FEGATO-Una storia davvero raccapricciante quella di William Bryan, morto per mano di un medico che avrebbe dovuto operarlo. Durante l’operazione, il medico avrebbe ucciso il paziente asportandogli il fegato.

Tutto è iniziato il mese scorso, quando William Bryan, 70 anni, e sua moglie Beverly erano in vacanza a Okaloosa. L’uomo ha iniziato ad avvertire dolori al basso ventre sinistro.

Siccome il malessere non accennava ad attenuarsi, il 70enne si è recato all’Ascension Sacred Heart Emerald Coast Hospital. Eseguiti una serie di accertamenti da cui sarebbe emersa una milza decisamente ingrossata.

Alla luce di questo fatto, il chirurgo Thomas Shaknovsky e il dottor Christopher Bacani, primario dell’ospedale, hanno convinto la famiglia a far operare Bryan. Così il 21 agosto fu eseguito un intervento di splenectomia laparoscopica assistita. Solo che Shaknovsky ha rimosso il fegato di Bryan provocando una perdita di sangue che non ha lasciato scampo al paziente.

Medico confonde milza e fegato: non era il primo errore del chirurgo.

Beverly è più combattiva che mai e decisa a dare giustizia al marito, morto a causa di un deprecabile errore medico. ”Mio marito è morto mentre era inerme sul tavolo operatorio del dottor Shaknovsky. Non voglio che nessun altro muoia a causa della sua incompetenza in un ospedale che avrebbe dovuto sapere o sapere che aveva precedentemente commesso drastici errori chirurgici che gli avevano cambiato la vita”.

Dalle indagini sarebbe infatti emerso che Shaknovsky aveva già commesso un errore simile durante un’operazione, ”rimuovendo una parte del pancreas di un paziente invece di eseguire la resezione della ghiandola surrenale prevista”. Quel caso fu risolto in via confidenziale.

Le dichiarazioni dell’ospedale

Il North Walton Doctor’s Hospital ha preso le distanze da questa storia e da Shaknovsky. Tutte le foto e i riferimenti al medico sono state cancellate dal suo sito web.

“Il nostro team dirigenziale sta conducendo un’indagine approfondita su questo evento”. ha affermato l’ospedale. “La sicurezza dei pazienti è e rimane la nostra priorità numero uno. I nostri pensieri e le nostre preghiere rimangono con la famiglia. Non commentiamo casi specifici di pazienti o contenziosi in corso”.

Sulla salma di William Bryan è stata effettuata l’autopsia, che ha rivelato l’esistenza di una piccola ciste sulla milza. Probabile sia stata quella la causa dei suoi dolori prima del ricovero in ospedale.

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