Maxi blitz a Salerno: 24 arresti, tra cui 10 donne
Maxi blitz a Salerno contro i corrieri della droga: i Carabinieri mettono a segno 24 arresti, tra cui la moglie di uno dei promotori
SALERNO – Scatta alle prime luci dell’alba il maxi blitz. I Carabinieri del comando provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Salerno, su richiesta di questa D.D.A., a carico di 24 persone per traffico di stupefacenti e detenzione e spaccio di droga di varia tipologia. Le operazioni si sono svolte nella provincia di Salerno, Napoli e Cosenza e hanno impegnato oltre 150 militari con il supporto di elicotteri e unità cinofile. Ventidue sono finiti in carcere, mentre due hanno avuto l’obbligo di dimora nell’ambito di un’inchiesta su un’organizzazione dedita allo spaccio di droga nel comune di Pagani e nell’area dell’agro nocerino-sarnese. Secondo quanto ricostruito dall’edizione odierna de Il Mattino, al vertice dell’organizzazione ci sono un 59enne e un 28enne paganesi, legati da rapporti di parentela. I personaggi coinvolti distribuivano cocaina e crack attraverso la consegna a domicilio: un’attività strutturata con turni continuativi, ove lo stupefacente veniva nascosto nelle parti intime del corpo o nel cavo orale per evitare i controlli delle forze dell’ordine.
Operazione antidroga a Pagani
Le indagini hanno dunque evidenziato l’esistenza di un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti organizzata dal 59enne e dal 28enne di Pagani, che rifornivano gli altri 22 pusher attivi su tutto il territorio salernitano. Secondo le prime ricostruzioni l’ampio impiego operativo delle donne (10 tratte in arresto), tra cui la moglie di uno dei promotori, è un fattore particolarmente significativo dell’oggetto di indagine. Gli arrestati esercitavano principalmente tra Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Sarno, San Valentino Torio, Angri, Pompei, Sant’Egidio del Monte Albino. Nel corso dell’attività investigativa sono state effettuate perquisizioni a tappeto e sequestri di sostanze stupefacenti (oltre 200 dosi). Gli agenti, sulla base di ciò, hanno stilato un flusso di introiti di circa 4 milioni di euro annui.
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