Massimo Galli su AstraZeneca: “si valuti se necessario, altrimenti si tolga”

Massimo Galli si è espresso sulla validità del vaccino AstraZeneca a Cartabianca: “si valuti se è necessario, altrimenti si tolga”

Il caso eclatante della ragazza di 18 anni di Genova che dopo essersi sottoposta il 25 maggio al vaccino AstraZeneca è stata vittima di una trombosi, continua a far discutere. Nella puntata di ieri sera di Cartabianca, programma condotto da Bianca Berlinguer su rai3 si è espresso a riguardo il professore Massimo Galli.

Il professore ha infatti puntualizzato la sua posizione riguardo l’efficacia e la necessità di tenere tra i vaccini anche AstraZeneca. Alla domanda su quanto sia ancora indispensabile tenere un vaccino così rischioso per la messa in sicurezza della popolazione, il professore Massimo Galli ha risposto con quanto segue: “Non so, e non possono sapere con chiarezza, se i quantitativi previsti di questo vaccino sono indispensabili per chiudere l’operazione di vaccinazione e ridurre la circolazione del virus. Se questo si può ottenere con gli altri vaccini, farei a meno di dare AstraZeneca alle giovani donne”

Inoltre, il professore Massimo Galli che è responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, si è espresso anche sulla riapertura in presenza delle scuole di settembre: “I diritti non sono in discussione” ma “non è vero che non esiste il problema dell’infezione tra i bambini. La variante inglese non rispetta i bambini e li infetta, i numeri dimostrano un aumento dei casi. Siamo di fronte ad una realtà dinamica. Sono felice all’idea che la scuola sia aperta in presenza a settembre, anche per la serenità delle famiglie e non solo per l’educazione dei bambini. Ma forse bisognerà avere ancora qualche precauzione per identificare in maniera precoce eventuali focolai“

Ha poi aggiunto, così come riportato anche dai colleghi di Vesuviolive.it,  che è legittimo tirare il sospiro di sollievo poichè i vaccinati cominciano ad essere un numero consistente ed è molto difficile che possano finire all’ospedale, in rianimazione o al cimitero. Questo, secondo il professore Massimo Galli, è il grande vantaggio ottenuto con il vaccino.

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