Marigliano studente aggredisce professoressa con un pugno in pieno petto
Marigliano studente aggredisce professoressa: un rimprovero in classe ha scatenato la follia del quindicenne che è stato affidato ai genitori
Marigliano studente aggredisce professoressa: È avvenuto ieri mattina, giovedì 23 novembre 2023, nell’Istituto tecnico Rossi Doria di Marigliano, in provincia di Napoli.
Stando alla prima ricostruzione, uno studente di 15 anni avrebbe perso le staffe sferrando un pugno in pieno petto alla sua docente, una donna di 64 anni, per via di un rimprovero.
Comprensibilmente, grande è stato lo spavento della docente, che è ancora sotto shock. La donna si è recata in ospedale per appurarsi che il colpo non le avesse inferto danni gravi. I medici che l’hanno visitata, tuttavia, non hanno ritenuto necessario trattenerla. Fortunatamente, dunque, l’insegnante sta bene.
Dopo l’aggressione, nella scuola sono intervenuti i Carabinieri, allertati dal personale scolastico. Al momento non è stata sporta denuncia contro lo studente, il quale è stato riaffidato ai genitori.
Marigliano studente aggredisce professoressa: le violenze in classe si fanno sempre più frequenti
Quello che è accaduto a Marigliano purtroppo non è un caso isolato, ma si tratta di un fenomeno sistemico e allarmante che sta prendendo sempre più piede nelle scuole italiane, spesso con la complicità e l’omertà di tutta la classe e con la difesa a spada tratta da parte dei genitori.
Una recente indagine effettuata da Skuola.net su un campione di 1.800 ragazze e ragazzi delle scuole superiori ha dimostrato che, soltanto dall’inizio di quest’anno scolastico, circa 1 studente su 5 dice di aver assistito a uno scontro frontale in classe tra un suo compagno e il professore di turno. In un caso su tre si parla addirittura di episodi reiterati.
Sembra che per le nuove generazioni di studenti la figura dell’insegnante abbia perso la sua autorevolezza e rispettabilità. Insomma, dall’estremo in cui il docente era autorizzato a punire fisicamente gli alunni (altrettanto sbagliato), siamo passati ad una grottesca situazione rovesciata. Bisognerebbe chiedersi di chi sia la responsabilità e come si possa ripristinare la dignità della professione agli occhi dei ragazzi.
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