Marigliano: primo caso di coronavirus
Il sindaco di Marigliano, Antonio Carpino, ha comunicato che in città è arrivato il primo caso di contagio da coronavirus
Ancora un aggiornamento sulla diffusione del contagio da Covid-19 (il nuovo coronavirus) in Campania. È il turno della città di Marigliano che fa registrare il suo primo caso. A comunicarlo è il sindaco Antonio Carpino sui propri canali social.
Il post del sindaco di Marigliano Antonio Carpino sul caso di coronavirus in città
“Comunico che è stato accertato un caso di contagio a Marigliano. Ieri sera mi è stato comunicato che un nostro concittadino rientrato dalla Lombardia a fine febbraio è risultato positivo al coronavirus. Dal giorno del suo arrivo è stato volontariamente in casa.
Nei giorni scorsi ha avvertito sintomi della malattia che ha superato autonomamente.
Attualmente non presenta sintomi. Tutto il nucleo familiare è ristretto in casa (abitazione indipendente) in attesa dell’esito delle analisi“.
Carpino fa poi riferimento ai casi accertati e sospetti nei comuni limitrofi. “Preciso, inoltre, che esiste un caso di contagio accertato a Castello di Cisterna, – scrive – che è sotto controllo e non presenta contatti con Marigliano. Preciso ancora che esiste un caso sospetto a Brusciano che presenta contatti con Marigliano. Infatti sono in corso accertamenti su un soggetto che avverte sintomi. In attesa dei risultati l’intero nucleo familiare è ristretto in casa. La madre abita a Marigliano ed è anch’essa ristretta in casa. Allo stato si tratta solo di una misura precauzionale“.
Carpino invita alla cautela: “Infine, invito tutti noi ad avere un comportamento responsabile, rispettando alla lettera tutte le prescrizioni dell’autorità. Fondamentale evitare quanto più possibile i contatti ravvicinati con altre persone. Evitare luoghi affollati e occasioni di incontro. Seguire le indicazioni per l’igiene personale“.
Carpino: “Chi viene dalle zone rosse deve comunicarlo”
A chiusura, il sindaco dà disposizioni a tutti coloro che sono rientrati dalle zone di focolaio. “Tutti i soggetti – scrive – provenienti dalla Lombardia e dalle altre zone rosse sono obbligati a segnalare la propria presenza al medico di famiglia, al comune o all’ASL ai rispettivi recapiti. Sono invitati altresì a permanere in casa senza avere contatti all’esterno per 14 giorni, in via precauzionale. Purtroppo devo registrare comportamenti egoisti e irresponsabili da parte di tanti cittadini, che mettono a repentaglio la sicurezza e l’incolumità di intere comunità. Pertanto invito tutti i cittadini a vigilare e a segnalare al sottoscritto, alla polizia municipale, alle forze dell’ordine, ogni situazione anomala che comporta rischio per la salute di tutti“.
“Mi rivolgo inoltre – conclude – ai più giovani, costretti a subire gravi disagi, a modificare le proprie abitudini di vita quotidiana rinunciando ad ogni occasione di socializzazione. Chiedo loro di avere pazienza e di continuare a collaborare, perché il loro contributo è fondamentale per superare questo difficile momento che ci auguriamo possa passare presto“.
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