Marigliano: polemiche per il Nouveau-l’Èglise, il bar aperto in una cappella sconsacrata
Sacerdoti e polizia locale contro l'utilizzo di immagini "dissacranti" nel nuovo bar Nouveau-l’Èglise, nato all'interno di un'ex cappella
A Marigliano, in provincia di Napoli, l’apertura del bar Nouveau-l’Èglise all’interno di un’ex cappella ha suscitato non poche polemiche. La chiesa sconsacrata è stata infatti ristrutturata e presentata sotto una nuova luce. Seconda la diocesi di Nola, il locale utilizzerebbe però i luoghi e i segni della tradizione cattolica in maniera offensiva.
Il comunicato dei sacerdoti
Attraverso un comunicato, i sacerdoti di Marigliano si sono espressi negativamente sulla recente apertura del Nouveau-l’Èglise. Pur riconoscendogli infatti la volontà di creare una rottura e attirare la curiosità dei fruitori, la diocesi ha comunque fermamente condannato l’utilizzo delle immagini e dei simboli sacri.
Particolarmente fuori luogo è giudicato così l’utilizzo dei simulacri di Cristo e della Vergine in un contesto legato al consumo; “non possiamo tacere” scrivono i sacerdoti “quando ci sono manifestazioni di tale portata”.
Il comunicato si chiude poi con l’invito al dissenso civile, a non frequentare e pubblicizzare quindi l’attività. Secondo i sacerdoti infatti proclami e condanne non sarebbero di uguale effetto e finirebbero soltanto per dare più visibilità al nuovo bar.
Anche la polizia locale si è mostrata particolarmente critica, definendo dissacranti le immagini proposte dal bar, arrivando a parlare di vilipendio della religione. Il locale sarebbe già stato multato di 5000 euro, multa che però non è inerente solo alla questione religiosa, ma soprattutto alla mancanza dell’agibilità commerciale.
La risposta dei titolari del Nouveau-l’Èglise
Non è tardata la risposta dei titolari. Al Corriere del Mezzogiorno, Antonio Minieri ha infatti affermato che non ci sarebbe nulla di scandaloso nel suo locale. L’imprenditore ha infatti spiegato che le immagini definite dissacranti trasmetterebbero in realtà messaggi positivi, come quello di bere responsabilmente e non abusare di sostanze.
“Ciò che abbiamo fatto è solo dare nuova vita a un posto che era abbandonato”: così l’uomo ha difeso la sua attività dalle critiche sollevate. Tante difficoltà incontrate, quindi, già alla sua apertura: il destino del Nouveau-l’Èglise resta inevitabilmente ancora in bilico.
Leggi anche: Tragedia a scuola, 13enne muore all’improvviso
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Ministro Sangiuliano sull’IA nei musei: “arriverà a stretto giro e va accettata”