Maradona, colpo di scena nelle indagini: l’autista del Diez ha mentito

C’è un nuovo colpo di scena nelle indagini relative alla morte di Diego Maradona: l’autista del Pibe de Oro ha dichiarato il falso, le ultime

Nuovo clamoroso colpo di scena nelle indagini relative alla morte di Diego Armando Maradona. Nel registro degli indagati potrebbe infatti finire una terza persona dopo Leopoldo Luque e Agustina Cosachov, rispettivamente medico e psichiatra del Pibe de Oro. I tre magistrati che portano avanti l’indagine hanno puntato la loro attenzione su Maximiliano Trimarchi, autista personale di Maradona da qualche anno.

Secondo quanto emerso nelle ultime ore infatti, come riporta anche “Sportfair”, l’autista 44 enne del Diez avrebbe mentito. Agli inquirenti avrebbe infatti dichiarato di non trovarsi sul luogo del decesso il 25 novembre, ma le telecamere e i dati delle celle telefoniche lo sconfessano. Proprio per questo, i magistrati ora indagano su di lui per cercare di fare luce sulla scomparsa di Diego Maradona.

In particolare, il pm Patricio Ferrari ha disposto una perquisizione nell’abitazione dell’autista di Maradona. Si analizzeranno ora i cellulari e i dispositivi elettronici che Maximiliano Trimarchi aveva in casa. I magistrati vogliono vederci chiaro e capire come mai l’autista di Maradona abbia mentito. Sulla questione è intervenuto anche Mario Baudry, il legale che difende gli interessi del figlio più piccolo del Pibe de Oro. Ecco riportate le sue parole:  “Trimarchi – che oltre a fungere da autista di Maradona era anche fratello della contabile che gestiva diverse società dell’idolo argentino – è stato ripreso più volte a entrare e uscire dall’abitazione di Tigre in cui Maradona si è spento la mattina del 25 novembre. Lo dicono i dati del suo cellulare e le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Faremo luce su tutto“.

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