16 Ottobre 2024

Manifestazione contro il G7 Difesa: attivisti in piazza il 19 ottobre

Gli attivisti contro il G7 Difesa si sono incontrati questa mattina in vista della manifestazione del 19 ottobre

Manifestazione contro il g7

Manifestazione contro il G7 Difesa. Il 19 ottobre a Piazza Garibaldi migliaia di attivisti si riuniranno per protestare contro il G7.

Questa mattina gli attivisti napoletani hanno indetto una conferenza stampa proprio in vista della manifestazione: ecco cosa ne è emerso.

Manifestazione contro il G7 Difesa: “Necessario fermare la spesa militare”

Nonostante le prescrizioni della Questura, moltissimi attivisti si daranno appuntamento il 19 ottobre a Piazza Garibaldi per protestare contro il G7.

Un centinaio di adesioni provenienti da diverse realtà napoletane, tra cui l’Ex Opg Je so pazzo, Iskra e Lab. Insurgencia. M anche innumerevoli associazioni e comitati locali del quartiere, in cui spiccano nomi del pacifismo come Alex Zanotelli.

Gli attivisti, nel comunicato stampa relativo alla conferenza, si sono detti certi della necessità della piazza, nonostante la Questura abbia negato in gran parte il percorso del corteo con delle prescrizioni, affermando che “il corteo è pericoloso per la sicurezza pubblica ed è elevato il rischio di incolumità dei partecipanti”.

Chiara Capretti, consigliera di potere al Popolo, ha affermato che “questa prescrizione è una forma di provocazione siccome si sta assistendo alla costruzione preventiva di un pericolo pubblico che nei fatti non esiste”.

Spesa militare troppo elevata: la contestazione degli attivisti

Sempre nel comunicato stampa, si legge che il corteo proverà ad arrivare quanto più possibile vicino Palazzo Reale, luogo in cui si incontrerà la delegazione dei ministri del G7. Credono infatti che in questo momento sia fondamentale farsi argine all’avanzare delle guerre e delle politiche belliche che comportano tagli ai servizi sociali e assistenziali, spostando ingenti investimenti verso l’invio di armi e munizioni anziché finanziare la sanità, l’istruzione e il lavoro.

La spesa militare dei paesi del G7 è infatti salita a 1,2 trilioni di dollari lo scorso anno. E’ complessivamente 62 volte quello che è stato speso per tutti gli aiuti umanitari in risposta a guerre e disastri. I promotori del corteo ritengono inoltre vada aggiunta al triste scenario globale, il grave restringimento degli spazi democratici in Italia da parte del governo Meloni. La preoccupazione è soprattutto per il DDL 1660. Quest’ultimo, si legge, colpisce chiunque provi a lottare e cambiare la sua condizione, inasprendo le pene per blocchi stradali, picchetti, cortei e occupazioni abitative.

Durante la settimana, innumerevoli appuntamenti hanno caratterizzato “l’agitazione verso il corteo contro il g7”, dalle università, agli appelli degli artisti, in cui tanti […] si riconoscono nella volontà di difendere la città e i territori dai “signori della guerra che difendono i loro interessi e non i bisogni reali della gente”.

Leggi anche: 19 ottobre: la mobilitazione a Napoli contro il G7 della Difesa

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