Manfredi avverte: «Senza soldi non si cantano messe»
Manfredi avverte: “È impossibile governare la città se non possiamo mettere risorse”. Servono necessariamente i fondi per andare avanti
Il neosindaco di Napoli Gaetano Manfredi ipotizza un intervento tra i 100 e i 200 milioni l’anno per la spesa corrente perchè c’è bisogno di soldi destinati al Sud Italia. Manfredi, in un’intervista a la Repubblica, dichiara che la priorità per andare avanti sono i fondi.
“Che la zavorra dei vincoli e del debito che derivano dal passato, uniti ad un Palazzo quasi desertificato, ci impedisce qualunque movimento. – spiega il sindaco Manfredi – Non avere alcuna agibilità sul Bilancio significa impattare enormemente sulla qualità di vita dei cittadini. È impossibile governare la città se non possiamo mettere risorse per la manutenzione ordinaria delle scuole, occuparci del verde, incrementare progetti del Recovery Plan, consentire straordinari ai vigili urbani. Abbiamo la più bella metropolitana del mondo ma non ci sono treni a sufficienza, e i bus sono pochissimi. E il grande paradosso è che questa paralisi si manifesta proprio quando c’è una pioggia di miliardi destinata al Sud. Soldi che, però, rischiano di non arrivare mai sui territori, e di non essere mai spesi“.
Manfredi, la resilienza del popolo partenopeo e l’allarme
Il sindaco appena eletto sarebbe pronto a lasciare se da Roma non fossero onorati gli impegni. Secondo Manfredi “Napoli può risollevarsi sul serio: ora o mai più. Ma questo processo deve essere accompagnato dal governo con un forte intervento nella Finanziaria”. Poi la motivazione e la sorpresa: “Nessuno è più resiliente di chi è nato o vive a Napoli. Mi hanno sorpreso favorevolmente quei funzionari pubblici che hanno resistito in questi anni, portando avanti con rigore, in silenzio, il lavoro di ogni giorno. Non eroi, ma servitori dello Stato che non smettono di credere in un Sud diverso“.
La “richiesta” del sindaco di Napoli è chiara: lanciare un ‘Pnrr delle città’ con una verifica sui processi perché c’è “una pioggia di miliardi destinata al Sud, ma rischiano di non arrivare mai sui territori, e di non essere mai spesi“. E qualora non dovessero esserci risposte sarebbe “come fare la Formula 1 senza benzina”.
Gaetano Manfredi sottolinea a la Repubblica: “Ipotizziamo un intervento di 200 milioni l’anno per la spesa corrente, per cinque anni. E abbiamo bisogno di almeno mille unità tra personale tecnico per il Pnrr, informatici, vigili urbani, impiegati, dirigenti. Per questo, ho proposto: si inauguri un Pnrr delle città, si instauri una cabina di regia, vogliamo sottoporci a una verifica costante con il governo, con il Mef. Non un controllo contabile, sia chiaro, ma una verifica sui processi. Abbiamo tutti il dovere di farlo: innanzitutto perché Napoli vive una fase di fiducia e di collaborazione. Dopo due lustri in cui è prevalsa l’anima anarchico-ribellista, io ho fatto appello invece alla sua indole europea, concreta, operosa. E la città ha risposto con slancio: il 63 per cento”.
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