Maldestro a Teatro:”Io non sono pacifista” al Bellini
Maledestro torna in Teatro e lo fa in grande stile: si presenta al Bellini di Napoli con il suo scritto ‘Io non sono pacifista’
MALESTRO A TETRO – Si esibirà al Bellini di Napoli il cantautore Maldestro: nel suo spettacolo Io non sono pacifica’ ispirato a Strada tutta la percezione dell’artista nei confronti dell’Occidente.
Il comunicato stampa:
Antonio Prestieri, in arte Maldestro, uno degli artisti più apprezzati della scena cantautoriale italiana; torna al teatro e nello specifico sul palco del Piccolo Bellini di Napoli. Come autore, regista e attore si esibirà in un monologo dedicato a Gino Strada, il chirurgo che ha speso tutta la sua vita per salvare quella degli altri.
“Io non sono pacifista” racconta la violenza della guerra. Il viaggio di un chirurgo che – dal Kurdistan al Ruanda, dall’Afghanistan alle zone più minate – ha speso tutta la sua vita per salvare quella degli altri.
Un’analisi profonda e necessaria che spesso vede l’Occidente complice di questa follia contro l’umanità.
“Era un uomo straordinario, di cui sentiremo molto la mancanza. È per uomini come Gino Strada che dovremmo essere fieri di poterci chiamare esseri umani. Anche se il mio personaggio è nato a Napoli e considera le stelle di Procida agopunture che gli risolvono il dolore” – puntualizza Maldestro.
“Spesso dimentichiamo che è solo un caso, soltanto un insensato caso essere nati dall’altra parte del mare, aver vissuto nella terra fertile, nel pensiero libero. Facciamo su e giù nelle più grandi metropoli, tra banche e grattacieli credendo di essere dalla parte giusta, nella società migliore. Siamo convinti di stare più avanti di chi ancora è dietro ai muli a trascinarsi la vita pezzetto pezzetto per non darla vinta alla barbarie.” – dichiara Maldestro.
“Il novanta percento delle vittime di guerra sono civili – continua Maldestro. Donne, uomini e bambini che del gioco del potere non ne sanno niente eppure continuano a saltare per aria grazie a strumenti di guerra fabbricati proprio nelle città dove noi crediamo di stare al sicuro, nel mondo civile, tra banche e grattacieli. Questo deve farci porre delle domande. Una su tutte: siamo i buoni o i cattivi?“.
“Sono passati sei anni dall’ultima volta che ho messo le mani su un copione. Troppi. La musica mi ha fatto fare viaggi incredibili ma senza volerlo mi ha levato il tempo di vivere di teatro. Ho riflettuto in questi due anni strani, e di soste ai box, e ho capito che era arrivato il momento di ritornare a chiedere la mano del mio più grande amore. Così ho scritto questo testo e ho dato vita a una nuova compagnia d’arte teatrale. FLUIDA. – conclude Maldestro.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE L’ARTICOLO: Federico Salvatore: le condizioni dell’artista
SEGUICI ANCHE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK E RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON OGNI NOTIZIA DI CRONACA, ATTUALITA’, SPORT, CULTURA, EVENTI, POLITICA, CORONAVIRUS, UNIVERSITA’ E TANTO ALTRO ANCORA: CLICCA Q U I E LASCIA UN M I P I A C E
ARTICOLO PRECEDENTE
Europa League, perché il Napoli deve crederci con il Barcellona
ARTICOLO SUCCESSIVO
Policlinico, reparto infantile pieno: “Donne in gravidanza devono vaccinarsi”
Lascia un commento