1 Giugno 2017

Malasanità: neonata muore dopo 12 ore

malasanità

E’ morta dopo 12 ore al Monaldi di Napoli la piccola Ilaria, dopo essere nata all’ospedale di Vico Equense. Sotto accusa per malasanità l’equipe medica

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Ennesimo presunto caso di malasanità in Campania. Questa volta sotto accusa l’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense. Come riporta Giuseppe Del Bello dalle pagine di Repubblica Napoli, due giorni fa una ragazza di 21 anni, Claudia, avrebbe lamentato alcuni dolori dovuti alla sua prima gravidanza, e insieme al suo compagno, Angelo, si sarebbe recata nella struttura per sottoporsi a controllo.

Doveva essere un normale controllo delle condizioni del feto della gestante, ma dopo il tracciato e la visita, il medico avrebbe consigliato il ricovero. Da allora, ogni due tre ore, spiega l’avvocato Vincenzo Propenso che difende la famiglia con il collega Luca Sansone, sono stati effettuati monitoraggi periodici. Intanto, i dolori sono aumentati, con lo specialista avrebbe preferito attendere l’arrivo del primario per decidere se e quando intervenire chirurgicamente.

«Sebbene la situazione fosse peggiorata sia per intensità dei dolori, sia per la sofferenza fetale documentata dai tracciatisolo alle 12 del giorno successivo al ricovero viene portata in sala parto. Ma anche qui, invece di sottoporla al cesareo, i medici decidono di farla partorire per via naturale. E solo dopo tre tentativi andati a vuoto, optano per il cesareo», ha affermato il legale.

Nonostante la bimba sia riuscita a nascere, le sue condizioni si sono rivelate da subito gravi, tanto che gli specialisti avrebbero prima tentato di aiutarla a respirare con la mascherina dell’ossigeno e poi ne avrebbero disposto il trasferimento nella Terapia intensiva neonatale del Monaldi.

Dopo quattro ore dalla nascita, la piccola Ilaria è stata affidata alle cure dei rianimatori, che faranno l’impossibile per salvarla senza, però, ottenere risultati.

Angelo, il padre della bimba, ha da subito ritenuto che la colpa sia da imputare ai medici di Vico Equense, che avrebbero ritardato il parto chirurgico, sottovalutando la sofferenza fetale. Il giorno successivo l’uomo si è rivolto ai carabinieri, sporgendo denuncia.

La Procura ha aperto un fascicolo, sequestrato la cartella clinica, disposto l’autopsia e iscritto nel registro degli indagati solo i sei medici del De Luca e Rossano, tra cui il primario. L’autopsia sul corpicino della vittima è stata effettuata lunedì dal medico legale Antonio Sorrentino e dal ginecologo Giuseppe Botta.

Adesso si dovrà attendere il risultato dell’esame previsto entro 60 giorni. Intanto ieri si sono svolti i funerali.

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