“L’urdemo lampione ‘e Forerotta”: ecco che cosa significa
“L’urdemo lampione ‘e Forerotta”: che cosa vuol dire questa espressione e da dove deriva? Scopriamolo insieme!
Espressione della filosofia del popolo napoletano, i proverbi e i modi di dire ancora oggi fanno parte della parlata quotidiana e sono una fonte inesauribile di insegnamenti. Un’espressione oggi poco conosciuta ma un tempo molto utilizzata è “L’urdemo lampione ‘e Forerotta”.
Era un modo di dire che veniva usato per indicare una persona che non aveva voce in capitolo. Il lampione a cui si faceva riferimento era l’ultimo lampione ubicato in una zona periferica di Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta.
Era l’ultimo lampione ad essere acceso dal “lampiunaro” quando ormai le luci dell’alba si apprestavano a sostituire la luce artificiale.
Il lampiunaro era un addetto dalla pubblica amministrazione all’accensione dei lampioni e delle luci a gas e si occupava poi anche dello spegnimento all’alba.
Utilizzava un lungo bastone, alla cui estremità era posta una fiamma o un meccanismo che accendeva il lume, e uno stutàle -dal napoletano “stutare” (spegnere)-, un secondo bastone con all’estremità un cono capovolto che veniva poggiato sulla fiamma per spegnerla.
Secondo l’interpretazione di Francesco D’Ascoli, il lampione era denominato 6666, poiché il 6 nella smorfia napoletana oltre al sesso femminile indica anche il babbeo.
L’espressione “L’urdemo lampione ‘e Forerotta” si usava quindi per indicare una persona senza valore, un uomo il cui parere non conta a nulla.
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