Luca Richeldi, il primario accusato di violenze: chiesto il patteggiamento
Il primario accusato di violenze sessuali, chiede un nuovo patteggiamento: i fatti dell'accusa risalgono al 2022.
Luca Richeldi, primario del Gemelli accusato di violenza sessuale, chiede un nuovo patteggiamento.
La richiesta è stata accolta dalla procura ed è di 11 mesi e 10 giorni e il gup deciderà in occasione della prossima udienza, il 25 settembre. La prima richiesta di patteggiamento di 10 mesi e riconvertita in pena pceniaria di 49mila euro, avanzata dai difensori di Richeldi lo scorso luglio, era stata invece rifiutata.
Luca Richeldi, il primario accusato di violenza sessuale: cosa è accaduto
I fatti risalgono al 2022, quando Luca Richeldi era il primario dell’Ospedale Gemelli di Roma. La vittima aveva denunciato il medico, raccontando di palpeggiamenti e baci non voluti.
L’episodio denunciato sarebbe avvenuto all’interno del policlinico. I difensori di Richeldi avevano presentato, nel luglio scorso, una prima richiesta di patteggiamento. Il gup di Roma aveva però rifiutato tale prima proposta, convertita in una pena pecuniaria di 49mila euro. Sulla nuova proposta di patteggiamento, di 11 mesi e 10 giorni, il gup deciderà in vista della prossima udienza, il 25 settembre.
Per l’avvocata della parte lesa, Ilenia Guerrieri, la richiesta non sarebbe però congrua e nemmeno la concessione di attenuanti generici. Secondo l’avvocata da parte di Richeldi non sono infatti mai arrivate delle scuse e non dovrebbero essere concesse attenuanti. L’avvocata del primario, Ilaria Bersanti, ha invece affermato che il rito è stato scelto per evitare tempi lunghi di un processo ordinario e che l’ipotesi accusatoria, non supportata da prove, si limiterebbe a poco più di un tentato bacio.
Si attende ora la decisione del gup in occasione della prossima udienza del 25 settembre in merito alla richiesta di patteggiamento avanzata dai difensori di Luca Richeldi.
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