Luca Cantore D’Amore “Sogno di una notte di mezza estate”
Luca Cantore D’Amore, furore e passione di una vita tra letteratura, arte e bellezza. Domenica 28 luglio 2024 Castello Palazzo “Fortunato”, il Critico d’Arte Luca Cantore D’Amore con “Sogno di una notte di mezza estate”
Il Comune di Sieti, in provincia di Salerno, tra i borghi storici più belli e antichi d’Italia, ospiterà una serata all’insegna della cultura.
Domenica 28 luglio 2024, alle ore 20:30, il Sindaco Francesco Munno aprirà le porte di casa sua, Castello Palazzo “Fortunato”, al Critico d’Arte Luca Cantore D’Amore e ai suoi ospiti da tutta Italia, per un evento di alti valori: tra arte, letteratura e storia, rivolto alla cittadinanza.
Il giovane Critico d’Arte di recente definito dalla rivista Forbes “divulgatore di Bellezza” e brand ambassador per l’Italia di Ralph Lauren, a sua volta, ha coinvolto alcuni personaggi illustri per conferire spessore alle tematiche che si affronteranno, moderate dal medico e scrittore Maurizio Pintore.
Non mancherà occasione di parlare anche del suo primo libro – “L’estetica del decanter”, edito da “Il Papavero” nel 2019 – e osservare la sua ossigenazione a distanza di 5 anni dalla sua pubblicazione.
Il Programma
Il programma della serata prevede, tra gli interventi principali, quelli di Antonia Trucillo, “Top 30 under 30 Europa” per Forbes, imprenditrice, marketing manager e accademica; Davide Avolio, tra i più seguiti e riconosciuti poeti e divulgatori letterari d’Italia; Vincenzo Falcone, tra gli imprenditori più noti e stimati del Paese, founder di “Golocious” e pioniere della cultura food sui social network; Antonio Cerra, art advisor e consulente di rilievo nell’arte contemporanea e per il collezionismo. Tutte figure di successo solidamente legate da anni al Critico d’Arte – tra aspetti umani e professionali – che racconteranno la traiettoria artistica che Luca Cantore D’Amore ha saputo disegnare rendendo le Arti e la Cultura un vero e proprio lavoro di successo.
Gli Ospiti
Gli ospiti di Luca Cantore D’Amore saranno i portavoce di una serie di storie sulla contemporaneità per delinearne un profilo sociale-antropologico oltre che ambasciatori di un elogio alla creatività e alla passione come materie vive, dinamiche e indispensabili per una vita aderente un’attualità sempre più esigente e imprevedibile.
Luca Cantore D’Amore
“I paesi, le amenità geografiche, i luoghi che mantengono intatta la loro dimensione di passato, nei loro tempi dilatati e con i loro ritmi magmatici, profumano di verità e di profondità. Di autenticità inderogabile. Le metropoli che guardano solo al futuro, invece, con il loro incedere vertiginoso e nevrotico, sono spesso terreno fertile di superficialità e di spietatezza. Peccano, con ciò, pertanto, tremendamente di vacuità identitaria. Ecco perché sono profondamente innamorato dei territori locali: poiché detengono una genuinità e una purezza che non lascia spazio al falso, allo scintillio e a ciò che è luccicante senza contenuto. Sieti, come tutti i borghi d’Italia, è contemporaneamente contenuto e contenitore di stupore e freschezza, di tradizioni che vanno difese e tutelate senza imbarazzi: affinché si possa rendere la provincia il centro valoriale e identitario delle nostre vite, giacché è lì che affondano le nostre radici più lontane e schiette. E sono convinto che, con una sapiente valorizzazione culturale e storica – che già sta avvenendo – che passa anche da iniziative come questa, così come la povertà spesso detiene una ricchezza immateriale da lasciare disarmati, il futuro dell’Italia – presto – passerà soprattutto dal suo passato e dalla riscoperta di determinati ideali.”
Queste le parole di Luca Cantore D’Amore, rispetto alla serata in programma e alla visione d’insieme degli avvenimenti dell’attualità.
In fine aggiunge: “sono molto legato a Sieti: lo frequento da sempre per via della mia antica amicizia con Antonio Cerra (Art Advisor, ospite della serata n.d.r.). Oltretutto è un luogo che mi ha accolto, insegnato tanto e protetto in molte circostanze della mia vita: tra cui quella tragica, un anno fa, della scomparsa di mio padre: a cui questa serata è dedicata. Qui, tra le mura e i sentieri del Paese, ho trovato una vera e propria dimensione di casa e di famiglia, da sempre”.
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