Luana, uccisa a 30 anni dall’amante poi gettata nel pozzo
Luana Rainone, uccisa a 30 anni dall’amante con una coltellata alla gola poi gettata nel pozzo: condannato a 25 anni di carcere il killer
POGGIOMARINO – È stato condannato a 25 anni di carcere Nicola Del Sorbo, prima amante poi killer di Luana Rainone, per i reati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo ma la Corte d’Assise di Napoli ha concesso le attenuanti generiche.
Luana Raione, 31 enne, era sposata e con una figlia piccola. Dopo la scomparsa, avvenuta intorno alle 14 del 23 luglio scorso, il marito si era rivolto alle forze dell’ordine.
Secondo quanto riportato da FanPage, Luana e Nicola avevano una relazione extraconiugale. L’omicidio è avvenuto in casa dell’uomo in seguito ad un rapporto sessuale fra i due. Le indagini rivelano che ci sia stato un consumo di droga, una lite – l’ennesima – in cui Luana chiedeva che l’uomo rivelasse la loro relazione alla compagna.
Stando alle ricostruzioni, Nicola ha colpito Luana con un coltello e poi ha nascosto il corpo in un pozzo. Fin dalle prime fasi delle indagini, l’uomo era stato individuato dai Carabinieri: ascoltato dagli agenti, si era più volte contraddetto instillando forti dubbi. Po la confessione.
Le telecamere di sorveglianza della zona e i tabulati telefonici hanno permesso di ricostruire la tragedia. Luana, quel pomeriggio del 23 luglio scorso, si dirigeva verso l’abitazione del 34enne, fra Poggiomarino e San Valentino Torio (Salerno). L’uomo, durante le indagini negava, ma è crollato dopo un lungo interrogatorio.
Racconta della lite, di come Luana chiedesse che Nicola lasciasse sua moglie. Nella discussione, lei lo ha colpito con un calcio, lui con un coltello da cucina. Ha aggiunto, poi, che non voleva ucciderla e aveva provato a tamponare la ferita. Infine, ha indicato il luogo dove aveva nascosto il cadavere: gettata in un pozzo, avvolta in un sacco di plastica.
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