Lockdown Ricciardi:”Serve chiusura di 4 o 5 settimane”. Ecco il piano

Lockdown Ricciardi: il consigliere di Speranza è ancora convinto che la chiusura sia la chiave contro il covid

LOCKDOWN RICCIARDI – Sull’Avvenire di oggi Walter Ricciardi, professore e consigliere del ministro della Salute Speranza, ha ribadito la sua idea riguardo le normative da attuare in materia di coronavirus.

Secondo lui il Paese intero dovrebbe prendere una decisione mirata alla risoluzione del problema e superare le aperture e chiusure parziali di questi mesi. Ci vorrebbe un lockdown di qualche settimana, programmando l’abbattimento dei contagi.

Il vaccino, spiega il dottore, “richiederà mesi se non anni per garantire una protezione adeguata“, quindi è utile stabilire una “strategia per il ritorno ad un equilibrio accettabile, quella della eliminazione della trasmissione virale, in grado di riportare i cittadini ad una vita pressoché normale e di recuperare le perdite economiche causate dalla pandemia“.

La “strategia No Covid“, richiede “importanti investimenti iniziali, ma è enormemente più vantaggiosa perché in grado di portare interi Paesi, ma anche Regioni o aree sub-regionali, a eliminare il virus in 5-6 settimane“. Ecco qual è il suo piano espresso in punti fondamentali:

1) Definire le zone “protette” da liberare.

2) Attivare una campagna di comunicazione e motivazione per l’implementazione della strategia.

3) Realizzare un lockdown di 4-5 settimane insieme a misure di supporto e protezione economica.

4) Convertire alberghi ed altre strutture in residenze per isolamento e quarantena.

5) Porre in quarantena in queste strutture i viaggiatori che arrivano dall’esterno delle zone protette. 6) Riaprire tutte le attività nelle Zone verdi liberate dal virus (Green Zones)”.

Poi Ricciardi continua spiegando che “le restrizioni della mobilità, in particolare dei viaggi non essenziali, perché consentono ai Paesi liberi dal virus di preservare i benefici ottenuti con i lockdown“.Per fare questo però si “necessiterebbe di una decisione convinta da parte dei governi o di un percorso dal basso, promosso da città, province, regioni o paesi che siano pronti a fare quello che è necessario per eliminare il Coronavirus“.

FONTE: NAPOLITODAY

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