12 Dicembre 2018

Liverpool-Napoli: Champions stregata per gli azzurri. Sarà Europa League

Liverpool-Napoli: gli azzurri centrano il risultato peggiore. Fuori dalla Champions, sarà Europa League per i ragazzi di Carlo Ancelotti

Liverpool-Napoli, al novantesimo il tabellone si attesta sul risultato di 1-0.

Un incubo.

Il risultato peggiore, per un’altra uscita beffarda ed amarissima dalla massima competizione europea.

Il Napoli entra in campo un po’ molle, annichilito dal pressing alto ed aggressivo dei padroni di casa.

Il gol del Liverpool arriva dopo un assalto continuo da parte dei Reds, che non fanno vedere palla ad un Napoli contratto e con le gambe tremanti.

Il primo tempo si chiude con il Liverpool in vantaggio: ci sono ancora 45 minuti per sperare, per segnare un gol che ci qualificherebbe, anche qualora ne prendessimo un altro.

Ma la ripresa inizia esattamente laddove si era concluso il primo tempo.

Il Liverpool non si chiude, sa che con il Napoli sarebbe un rischio e stasera non vuole correrne.

Il Napoli comincia ad alzare la testa: il timer corre impietoso e bisogna fare gol.

Al 70esimo, con l’ingresso di Ghoulam al posto di Mario Rui – uscito sconfitto dal duello con Salah -, la partita cambia.

Liverpool-Napoli diventa una giostra di cambi gioco, di capovolgimenti di fronte, di passione e cuore.

Il Napoli ci prova, ma fallisce due occasioni clamorose, una con Callejon che butta fuori la palla gol più succulenta della serata, l’altra con il subentrato Milik al posto di Mertens, che la spara direttamente sul portiere.

Troppe, decisamente troppe le due occasioni sprecate, ad Anfield.

Lo dirà lo stesso Ancelotti durante la conferenza post-partita: “Non si poteva pensare di venire qui e creare dieci palle gol. Bisognava sfruttare quelle due o tre che siamo riusciti a costruirci“.

Gli ultimi minuti di gioco sono tutti cuore e passione: il Napoli si spinge in avanti, tenta il tutto per tutto, ma non riesce a sorprendere l’attenta retroguardia del Liverpool.

Inutile adesso parlare di prestazione sottotono dei singoli o di cambi tardivi.

Il Napoli ha dimostrato di poter competere ad altissimi livelli, ma di dover crescere ancora sotto l’aspetto della mentalità.

E questo dato si acquisisce solo con l’esperienza.

Resta l’amaro in bocca, e la necessità di giocarsi l’Europa League con l’unico obiettivo di provare a portarla a casa e gridare al mondo che il Napoli merita un posto tra le big d’Europa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.