Lite condominiale: il Comune di Napoli è parte civile
Il Comune di Napoli si è costituito parte civile in un processo per omicidio avvenuto in seguito a una lite condominiale
Il Comune di Napoli è stato ammesso come parte civile in un processo per omicidio avvenuto in seguito a una lite condominiale, come riportato dall’Ansa.
L’episodio risale al maggio 2020 a Piscinola. Un uomo di nome Patrizio Falcone, marittimo di 42 anni, è morto durante una lite condominiale.
Il processo è a carico di Mauro Severino, che avrebbe ucciso Falcone con una coltellata al petto. L’omicidio non sarebbe frutto di un raptus, ma di un’azione pianificata.
Questa è l’ipotesi da sempre sostenuta dalla sorella della vittima, che conosceva le divergenze tra il fratello e Severino.
La famiglia di Falcone chiede giustizia e si fa difendere dall’avvocato Virginia De Marco.
La Corte di Assise di Napoli ha ammesso il Comune di Napoli tra le parti civili, come hanno reso noto gli assessori alla sicurezza urbana Alessandra Clemente e all’Avvocatura Rosaria Galiero.
Clemente e Galiero hanno dichiarato, come riportato dall’Ansa:
“Questa pronuncia costituisce un importante precedente in tema di azioni omicidiarie avvenute tra privati perché fatti di sangue così efferati e brutali sono lesivi per la collettività che il Comune rappresenta.
Siamo vicini alla famiglia, alla moglie e ai figli e saremo al loro fianco in giudizio.”
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