2 Marzo 2017

Libero e il “Piagnisteo Napoletano”: oggi vi insegniamo il termine fesseria

libero

Il Giornale(?) Libero questa mattina si è divertito ad infangare ancora una volta qualcuno. Dopo la patata bollente adesso è la volta (ancora) dei napoletani

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Libero contro i napoletani.
E noi ce lo immaginiamo pure, tale Feltri, direttore del giornaletto, svegliarsi una mattina, alzarsi dal letto, mettere i piedi nelle sue pattine nere e pensare: “Oggi con chi me la prendo?”.

Ebbene, oggi è il turno di Napoli e dei napoletani, colpevoli, secondo il giornaletto, di essere testualmente ed in ordine di titolo:

  • Assenteisti
  • Piagnucoloni
  • Frignoni
  • Delinquenti

Tralasciando il “razzismo” che trapela dalle parole, vorremmo invece analizzare punto per punto tutte le accuse rivolte al popolo partenopeo:

Assenteisti

Il “Cioé” della politica milanese, ci parla di napoletani assenteisti. Probabile, nessuno lo mette in dubbio.
Se non sbaglio (e non sbaglio mai) il 10 Febbraio di quest’anno proprio a Milano, in un comune chiamato Paderno Dugnano, è stato scoperto un giro di “furbetti del cartellino”, che passavano il badge e se ne andavano comodamente in giro per il paese tra commissioni e ricche colazioni (ecco il link).

Piagnucoloni e Frignoni

Piagnucoloni? Frignoni? Forse, ma un milanese che passa le giornate a prendersela con qualche napoletano, non è meno frignone del napoletano stesso che (a detta vostra) si lamenta ingiustamente, dell’arbitraggio di una partita.
In quel caso dovreste uscire dalla redazione e farvi un tour tutto italiano per capire che a frignare (giustamente) ci sarebbe anche qualche interista, fiorentino, veronese, pescarese…

Ma noi lo capiamo: Svegliarsi la mattina e vedere la nebbia al posto dell’azzurro del mare, può suscitare rabbia e tanta tanta invidia.

Delinquenti

Il velato “delinquenti” dietro il “Non sorvoliamo il commercio di sfroso (?), di tessere del PD e sull’appalto che fa tremare il governo(?), in Sicilia pagano l’assistenza anche ai morti (?).

Bene, ora la colpa di pochi diventa la condanna di tutti.

Dovremmo parlarvi di Expo, della “corruzione e turbativa d’asta sulla ‘Piastra dei Servizi’ di Expo, l’appalto più rilevante dell’Esposizione universale per i lavori di preparazione dell’area su cui sono sorti i padiglioni.” (fonte Repubblica) (fonte Ansa).

Dovremmo parlarvi del più grande appalto d’Italia corrotto, proprio nella città di Milano.

A questo punto dovremmo anche dire che tutti i milanesi sono delinquenti e frignoni perché se la prendono con i napoletani?

Ma non lo faremo, non siamo come voi e soprattutto perché non tutti i milanesi sono come voi.

Caro Libero. noi oggi vi parliamo invece del termine “Fesseria”, un termine molto usato a Napoli, mentre sorridiamo a sentirla “uscire” da qualcuno…

La fesseria è una stupidaggine, cretinata; una cosa da nulla, appunto, una sciocchezza.

Avete intitolato il vostro giornaletto con una quantità tale di fesserie che ci avete fatto anche sorridere.
Perché leggervi pieni di rancore (ingiustificato), mentre la mattina vi alzate, spalancate le vostre finestre e tirate a sorte su chi offendere tra musulmani, omosessuali, Raggi e napoletani, ci fa anche divertire e ci dispiace, ci dispiace tanto immaginare che passate le vostre vite pensando di essere migliori di qualcuno e cercando in tutti i modi (sfrosi), di accusare qualcuno pur di nascondere il marcio che avete dentro.

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