Liberiamo Napoli dalla violenza: assemblea pubblica
Sabato 9 novembre, assemblea a Piazza Cavour per discutere nuove strategie di educazione e prevenzione contro la criminalità giovanile.
Liberiamo Napoli dalla violenza – Il 9 novembre, alle ore 10:00, si terrà un’assemblea pubblica in Piazza Cavour a Napoli.
L’evento è promosso da Foqus, Fondazione Quartieri Spagnoli ETS e Dpdb – Dalla Parte Dei Bambini – Impresa Sociale. A partecipare saranno anche altre realtà del territorio.
L’incontro ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema della prevenzione e della sicurezza urbana. Le associazioni chiedono risorse straordinarie per un piano di educazione inclusivo e accessibile a tutti.
Liberiamo Napoli dalla violenza: per un futuro senza armi
Questa iniziativa nasce dalla tragica perdita di giovani vite come quella di Emanuele Tufano e Santo Romano, che hanno riacceso il dibattito sulla necessità di un cambiamento. Secondo i promotori, l’obiettivo è liberare Napoli da un sistema che perpetua la violenza urbana, alimentato da armi e droghe che circolano senza controllo.
“Sono passati anni da quando Giancarlo Siani denunciava i ‘muschilli’, bambini reclutati dalla camorra, e ancora oggi la criminalità giovanilerimane un problema urgente“, si legge in una nota.
La manifestazione vuole sottolineare che, oltre alla repressione, è fondamentale attuare politiche educative strutturate, che possano ridurre la marginalità e offrire ai giovani alternative di crescita. “I ragazzi oggi sono spesso lasciati senza sostegno in contesti di disagio“, sottolinea Dpdb, evidenziando l’importanza di un intervento che includa istituzioni, scuole, e comunità.
La minaccia delle armi e delle droghe
Armi e droghe continuano a rappresentare un pericolo tra i giovani, rendendo urgente un impegno collettivo. La proposta di un patto tra istituzioni e terzo settore è finalizzata a garantire una sicurezza sociale fondata sulla prevenzione e sull’inclusione.
L’assemblea di sabato sarà un’occasione per dare voce ai cittadini, con l’obiettivo di promuovere un piano educativo straordinario che riduca la violenza e sostenga i più giovani.
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