Leggende della Campania: la pietra di Trentola
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle leggende della Campania: vi parliamo oggi della misteriosa pietra di Trentola
Tra le leggende casertane quella della pietra di Trentola suscita ancora oggi la curiosità di molti passanti. Il monolite sorge, infatti, in una zona in cui ci si trova a transitare spesso.
È situato al centro della carreggiata, quasi come uno spartitraffico, all’incrocio fra via Loriano – Trentola e Casal del Bene, nella cittadina di Marcianise.
Dell’origine e della funzione della pietra di Trentola si sa molto poco. L’ipotesi più acclamata è che il reperto archeologico risalga all’epoca dell’impero romano. Si pensa che potesse essere stato utilizzato per la centuriazione del territorio, ma il monolite non sembra riportare alcuna iscrizione ad avvalorare ciò.
Si è, quindi, pensato che la pietra di Trentola fosse stata utilizzata come contrappeso per il torchio. Il reperto presenta, infatti, alcuni incastri a coda di rondine che potrebbero essere serviti a sollevarlo. Un’indagine che ha messo a confronto la pietra con un masso rinvenuto in una villa rustica a Francolise renderebbe l’ipotesi del contrappeso quella più verosimile.
Ad oggi non ci sono, però, certezze. Questo ha fatto sì che attorno al monolite siano nate moltissime leggende.
Una delle più conosciute vuole che la pietra di Trentola non sia altro che un forziere oscuro. Al suo interno si celerebbe il tesoro del demonio. Se mai qualcuno riuscisse ad avervi accesso sarebbe travolto dalla sfortuna.
Il motivo ricorrente negli altri miti, invece, riguarda l’impossibilità di spostare il grosso masso.
Leggenda e storia, poi, si intrecciano nel mito di Annibale. Si racconta, infatti, che il famoso condottiero cartaginese si fermò proprio a Marcianise durante la Seconda Guerra Punica. Da qui, è nata poi la credenza che la pietra di Trentola fosse in qualche modo legata al bottino che Annibale aveva vinto a Canne.
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