Lega Serie A: Serve un cambiamento radicale
Serie A, siamo forse arrivati al limite? Siamo forse andati oltre i veri valori dello sport? La risposta è si. Ma queste son domande a cui dovrebbe rispondere il Presidente della FIGC, almeno così dovrebbe essere. Sacchi una volta disse testuali parole: “Il calcio è la cosa piú importante tra le cose meno importanti”.
Ma è chiaro che ad oggi il potere, intriso nella mediocrità del paese stesso, trasforma il calcio in solo ed unico interesse. Il problema non è la tanto disegnata come unico male Juventus. Il problema è l’intero sistema calcio, compassato sotto stress, e dannatamente sporco. Basti pensare che nell’unica volta in cui venne utilizzato il sorteggio integrale; lo scudetto andò al Verona.
L’imparzialità di un Presidente di Federazione è la prima cosa, far finta di nulla quasi proteggendo una società è sintomo di squallore misto a faziosità. La Serie A, uno stagno composto da 17 squadre fisse piú 3 ulteriori che fanno saliscendi dalla cadetteria; va rifondata nella sua interezza. Serve trasparenza e la possibilità di crescere anche in ambizione per tutte le squadre. Il numero di scandali (giudiziari e non) che ha colpito questo campionato, è da mani nei capelli. Partendo dal Totonero, sfiorando Calciopoli (nella quale furono coinvolte anche Lazio, Fiorentina ed altre).
Cio che risulta piú assurdo, sono penalità a squadre minori su atti che anche le squadre piú potenti commettono; che peró ricadono su quelle meno “in alto”. Ad esempio lo Spezia, che nel 2021 venne privato di 4 sessioni di mercato a causa di trasferimenti attraverso contratti giovanili. Questo è uno dei casi piú eclatanti, tutte le squadre piú potenti nel pianeta hanno commesso questo atto almeno una volta nella loro esistenza. Questo è sintomo di ipocrisia dell’organo piú importante è corrotto di tutto il calcio, la FIFA.
Come può, un organo mondiale oppure una Federazione calcistica, mantenere la sua serietà e credibilità con tutto ciò che accade? A tutto questo è da aggiungere inoltre il designatore-capo dell’Aia accusato di spaccio internazionale. Il prosciutto dagli occhi spesso è comodo lasciarlo, ma non in questo caso. Nessuno in Serie A è pulito o sarà mai pulito, se il sistema non compierà un reset.
Alcune intercettazioni di Andrea Agnelli raccontano della volontà di voler cambiare le cose per tutti. Che sia superlega o meno, tutto ciò sarebbe per far rifiatare le aziende che alcuni chiamano ancora “Squadre”. Ma attenzione, ciò non vuole essere un modo per salvare l’ex Presidente Juventino dagli atti emersi dalle indagini. Ma bensí, per accendere la lampadina della riforma.
Il famigerato Financial Fair Play, tanto conosciuto quanto poco rispettato dalle squadre “Big”. In Italia questa regola ha praticamente sventrato interi bilanci delle squadre del nostro campionato che per tentare di risanare commettono crimini. Se la FIFA volesse davvero bene al calcio, avrebbe già cambiato le cose. L’unico gesto che nella testa della FIFA puó dimostrare il bene che vuole al calcio è il mondiale in Qatar. Che in poche parole è forse il piú corrotto di tutti i tempi, per gestione sotterfugi e altro che poco appartiene allo sport.
La Serie A era un campionato che a cavallo tra gli anni 80′ e i primi anni 2000′ era il migliore al mondo, oggi è solo un’istantanea sbiadita. Il calcio ha bisogno di essere riformato, radicalmente. Altrimenti ciò che resterà di quello che una volta era uno splendido sport, saranno solo ricordi. Se il calcio fosse di tutti, non vi sarebbero conflitti di interessi.
Fonte foto: FC Inter News.
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