Le 88 candeline di Luciano De Crescenzo
Compie oggi 88 anni Luciano De Crescenzo, scrittore, regista, sceneggiatore e conduttore televisivo napoletano. Nato a Borgo Santa Lucia il 20 agosto 1928, è stato ingegnere prima ancora che saggista. Nel 1985 vinse anche il David di Donatello come miglior regista esordiente per il suo “Così parlò Bellavista”.
In TV lo si vede sempre meno a causa della sua terribile malattia, la prosopoagnosia, che non gli consente di ricordare i volti delle persone, anche quelle familiari.
La sua Napoli, però, non lo ha mai dimenticato, ed oggi che il suo Luciano compie 88 anni, il tributo della città ad uno dei suoi figli più famosi, non è certamente mancato.
Nato nel quartiere San Ferdinando, il 20 agosto 1928, Luciano De Crescenzo è stato tantissime cose: scrittore, regista, sceneggiatore e conduttore televisivo. Prima ancora, però, egli fu ingegnere, essendosi laureato alla Federico II in Ingegneria Elettronica, come allievo del Professor Caccioppoli.
Nel 1976, però, egli capì la sua vera vocazione, ossia quella di “scrittore divulgatore” e da allora decine sono state le sue produzioni.
Ci ha raccontato l’antica Grecia, la Filosofia e la Storia, fino ad arrivare al meritato successo con il suo “Oi Dialogoi” (in greco, I Dialoghi), dai quali nel 1985 trasse il film cult “Così parlò Bellavista”, storia di una serie di dialoghi tra l’ingegner De Crescenzo, il professor Bellavista, il “vice sostituto portiere” Salvatore, il “poeta” Luigino, il dottor Palluotto, napoletano trapiantato a Milano, ed altri personaggi, con i quali viene descritta la città di Napoli sotto i suoi aspetti più disparati.
Per quel film, il professore-sceneggiatore vinse anche il David di Donatello come miglior regista esordiente, avviandosi ad una carriera cinematografica che l’ha visto recitare anche accanto a Sofia Loren.
Grande narratore, le sue opere sono state pubblicate in 25 paesi e tradotti in 19 lingue.
Oggi, nel giorno del suo compleanno, il professore ci invia un messaggio direttamente dal suo nuovo libro “Non Parlare, Baciami“.
“Innamorarsi non conviene. In ogni relazione amorosa, infatti, c’è sempre uno che soffre e l’altro che si annoia, e questo perché l’amore inizia contemporaneamente per poi finire in tempi diversi. Meglio allora l’amicizia: quella vera, dura più a lungo e cresce con il passare degli anni”.
Auguri professore!
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