Latitante arrestato: era del clan De Micco – De Martino
Gli sviluppi della vicenda.
Immagine di repertorio

LATITANTE ARRESTATO: ERA DEL CLAN DE MICCO – DE MARTINO
I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli hanno tratto in arresto il latitante F.R. L’uomo di quarantadue anni è esponente di spicco del clan camorristico De Micco – De Martino, egemone nel quartiere orientale di Ponticelli.
Il latitante è stato individuato e raggiunto in un appartamento di via Ungaretti, nel centro del capoluogo partenopeo. I militari dell’Arma erano sicuri di trovarlo in casa e hanno deciso di fare irruzione. L’uomo era da solo e non ha opposto resistenza. F.R. era pluripregiudicato ed esponente di spicco, dunque apicale del clan camorristico in questione. In pratica il reggente del sodalizio criminale.
Latitante arrestato: ecco i provvedimenti a suo carico
Nei confronti del quarantaduenne c’erano due diversi provvedimenti pendenti. In particolare la misura cautelare emessa nello scorso ottobre e novembre da Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale della Direzione distrettuale antimafia. L’uomo dovrà rispondere adesso dei reati di tentata estorsione. Aggravata da sequestro di persona, con metodo e dall’agevolazione mafiosa.
L’ormai ex latitante è stato trasferito nel carcere di Secondigliano e dunque a disposizione dell’autorità giudiziaria. Altro grande risultato importante raggiunto grazie all’ineccepibile lavoro della locale compagnia dei Carabinieri. Mediante l’ausilio fondamentale della magistratura. Dopo quasi sei mesi finisce la latitanza del delinquente, che dovrà adesso collaborare con gli inquirenti.
La redazione di Napolizon invita a leggere anche: Furti Camaldoli, cittadini mettono in fuga i ladri
Supporta la nostra attività editoriale, seguendoci sulla pagina Facebook: clicca QUI
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO